Alfred Heer si candida alla testa dell’Udc
Tra i nomi che circolano per la successione di Albert Rösti, c’è anche quello di Marco Chiesa
Il consigliere nazionale zurighese Alfred Heer dovrebbe essere il primo candidato ufficiale alla successione di Albert Rösti come presidente nazionale dell’Udc. Stando alla ‘SonntagsZeitung’ anche il ticinese Marco Chiesa sarebbe tra i papabili.
Ieri diversi domenicali hanno riferito che Heer ha segnalato alla sezione cantonale di essere pronto a candidarsi alla presidenza dell’Udc. Il suo nome dovrebbe essere comunicato ufficialmente questa settimana alla commissione Cerca del partito. “Sono in linea di massima interessato a questa carica”, ha dichiarato il deputato zurighese alla ‘Nzz am Sonntag’.
Anche se il 58enne imprenditore ha esperienza in questo campo – dal 2009 al 2016 è stato presidente dell’Udc zurighese – Heer non sembrerebbe essere tra i favoriti dei vertici Udc. Secondo la ‘SonntagsZeitung’ in cima alla lista ci sono il consigliere nazionale svittese Marcel Dettling e la deputata obvaldese Monika Rüegger. Anche il ‘senatore’ bernese Werner Salzmann avrebbe buone possibilità. Nessuno di questi ha però finora confermato di essere a disposizione. Stando al domenicale circolerebbe poi “sorprendentemente” anche il nome di Marco Chiesa: il consigliere agli Stati sarebbe stato menzionato durante un evento del partito a Horn (Tg) due weekend fa: esponenti ticinesi e romandi del partito starebbero facendo pressione, affinché la presidenza sia per una volta assegnata a un latino. Tuttavia, vi sarebbero anche voci critiche: il tedesco dell’attuale vicepresidente dell’Udc non sarebbe abbastanza buono per ricoprire la carica di numero uno del partito, ha scritto la ‘SonntagsZeitung’. Si vedrà dunque chi la spunterà il prossimo 28 marzo. L’Udc non è però l’unico partito alla ricerca di un nuovo presidente. Dopo le dimissioni di Christian Levrat, il Ps sembrerebbe voler dare spazio ai giovani. In dicembre la 32enne zurighese Mattea Meyer e il 33enne argoviese Cédric Wermuth (entrambi consiglieri nazionali) hanno deciso di candidarsi come co-presidenti del partito. Ieri, la zurighese Jacqueline Badran ha affermato al ‘Sonntagsblick’, di essere a disposizione solo per la vicepresidenza.