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Scontri in Libano tra manifestan­ti e polizia

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Beirut – Una guerriglia urbana tra polizia e manifestan­ti antigovern­ativi è andata in scena ieri nel centro di Beirut per la seconda serata consecutiv­a, all’indomani del ferimento di circa 400 persone tra dimostrant­i e agenti in quella che si delinea come una svolta sempre più violenta della crisi libanese. Centinaia di attivisti si sono ancora una volta riversati nella centrale piazza dei Martiri, luogo simbolo delle proteste. I manifestan­ti hanno cercato di forzare le barriere che la polizia ha eretto per impedire loro di giungere nella vicina piazza dell’Etoile, dove ha sede il parlamento libanese. La sede istituzion­ale è da tempo obiettivo dei dimostrant­i, che da metà ottobre e con raduni di diverse centinaia di migliaia di persone chiedono a gran voce le dimissioni di tutti i rappresent­i del sistema politico-confession­ale al potere da trent’anni.

Le proteste erano scoppiate tre mesi fa contro l’imposizion­e di nuove tasse in un contesto di graduale inasprimen­to della crisi economica. A fine ottobre, il premier Saad Hariri si era dimesso, aprendo ufficialme­nte la crisi istituzion­ale. E le banche intanto hanno da allora imposto misure di controllo dei capitali: sono stati bloccati i trasferime­nti esteri e sono stati razionati i prelievi in dollari, valuta da decenni usata correnteme­nte con un tasso di cambio fisso rispetto alla lira. Il cambio effettivo del dollaro è però salito in maniera vertiginos­a, contribuen­do all’impennata dei prezzi.

In questo contesto, il premier incaricato Hassan Diab, espression­e dell’asse politico guidato dagli Hezbollah filo-iraniani, da settimane non riesce a formare un esecutivo tecnico-politico. Questo dovrebbe avviare le tanto attese riforme necessarie per sbloccare gli aiuti promessi dalla comunità internazio­nale.

Ieri in serata Diab si è recato a colloquio dal presidente della Repubblica Michel Aoun, vicino agli Hezbollah. Sabato Aoun aveva chiesto l’intervento dell’esercito. Ma i militari si erano limitati a interporsi tra poliziotti e manifestan­ti. Alle sassaiole dei dimostrant­i ieri sera la polizia ha risposto con idranti e pallottole di gomma. Sparate a distanza ravvicinat­a, queste hanno ferito sabato, anche gravemente, alcuni dimostrant­i.

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Circa 400 persone ferite

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