Minusio, ecco perché il ‘verde’ è più caro
Un lettore: ‘Bidone medio, aggravio del 33%’. Il Comune: aumentata la copertura minima dei costi.
«Riciclare costa sempre di più. Avanti di questo passo pagheremo anche la carta». Lo sfogo di un lettore di Minusio si aggrappa al sensibile aumento della vignetta per un contenitore del verde medio (240 litri) che di botto, apparentemente senza comunicazione alcuna, è salito da 105 a 140 franchi all’anno. Parliamo
del 33%. In un Comune “Città dell’Energia”, che fa della sostenibilità un suo credo, può suonare come un paradosso, almeno dal profilo dell’impatto finanziario per le famiglie. E il problema non riguarda evidentemente il solo lettore che si è rivolto alla “Regione”. Le giustificazioni raccolte in Comune partono da una premessa datata 2017, quando a livello cantonale venne approvata la modifica dell’articolo 18 della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente, la cui novità principale consiste nel sistema di finanziamento: “Tutti i costi fissi devono essere finanziati con il prelievo di una tassa base, mentre quelli variabili vanno coperti con una tassa proporzionale al quantitativo”. Minusio, viene ricordato dal Comune, aveva adottato a suo tempo un Regolamento orientato a favorire la sensibilizzazione, ridurre i quantitativi di rifiuti in generale e favorire la raccolta separata.
Adeguamento inevitabile
Nel ’99 era stata introdotta una tassa base annua e una sul sacco riferita ai rifiuti solidi ubani, nonché una annua per i contenitori del verde. E i risultati si sono visti, anche a livello di contenimento dei costi. Fino a quando “nuovi disposti superiori” hanno indotto un adeguamento delle tariffe; basti dire che già l’introduzione della nuova tassa cantonale aveva determinato a Minusio un aumento di 24 centesimi per un sacco da 35 litri (+30%). Per quanto riguarda la contestata tassa sul verde, precedentemente il Comune ne ricavava una copertura pari a circa il 60% dei costi complessivi, così il Municipio aveva chiesto e ottenuto dal Consiglio comunale di aumentare la copertura minima al 70% dei costi di raccolta e smaltimento. Una crescita più marcata sarebbe stata rischiosa dal profilo dei possibili abusi (leggi discariche abusive). Ebbene, contrariamente agli anni precedenti, l’informazione sull’aumento delle tasse per il verde non è finita sul calendario comunale 2020 ma soltanto sul sito del Comune e all’albo. Questo “per ragioni prettamente cronologiche”, visto che il messaggio municipale è del 16 ottobre 2018 e l’approvazione del Consiglio comunale del 3 giugno 2019, cui sono seguite la ratifica cantonale, la pubblicazione e l’adozione dell’Ordinanza d’applicazione. Anche volendo, quindi, un’informazione completa sul calendario comunale non sarebbe stata possibile.