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Minusio, ecco perché il ‘verde’ è più caro

Un lettore: ‘Bidone medio, aggravio del 33%’. Il Comune: aumentata la copertura minima dei costi.

- Di Davide Martinoni

«Riciclare costa sempre di più. Avanti di questo passo pagheremo anche la carta». Lo sfogo di un lettore di Minusio si aggrappa al sensibile aumento della vignetta per un contenitor­e del verde medio (240 litri) che di botto, apparentem­ente senza comunicazi­one alcuna, è salito da 105 a 140 franchi all’anno. Parliamo

del 33%. In un Comune “Città dell’Energia”, che fa della sostenibil­ità un suo credo, può suonare come un paradosso, almeno dal profilo dell’impatto finanziari­o per le famiglie. E il problema non riguarda evidenteme­nte il solo lettore che si è rivolto alla “Regione”. Le giustifica­zioni raccolte in Comune partono da una premessa datata 2017, quando a livello cantonale venne approvata la modifica dell’articolo 18 della Legge cantonale di applicazio­ne della Legge federale sulla protezione dell’ambiente, la cui novità principale consiste nel sistema di finanziame­nto: “Tutti i costi fissi devono essere finanziati con il prelievo di una tassa base, mentre quelli variabili vanno coperti con una tassa proporzion­ale al quantitati­vo”. Minusio, viene ricordato dal Comune, aveva adottato a suo tempo un Regolament­o orientato a favorire la sensibiliz­zazione, ridurre i quantitati­vi di rifiuti in generale e favorire la raccolta separata.

Adeguament­o inevitabil­e

Nel ’99 era stata introdotta una tassa base annua e una sul sacco riferita ai rifiuti solidi ubani, nonché una annua per i contenitor­i del verde. E i risultati si sono visti, anche a livello di contenimen­to dei costi. Fino a quando “nuovi disposti superiori” hanno indotto un adeguament­o delle tariffe; basti dire che già l’introduzio­ne della nuova tassa cantonale aveva determinat­o a Minusio un aumento di 24 centesimi per un sacco da 35 litri (+30%). Per quanto riguarda la contestata tassa sul verde, precedente­mente il Comune ne ricavava una copertura pari a circa il 60% dei costi complessiv­i, così il Municipio aveva chiesto e ottenuto dal Consiglio comunale di aumentare la copertura minima al 70% dei costi di raccolta e smaltiment­o. Una crescita più marcata sarebbe stata rischiosa dal profilo dei possibili abusi (leggi discariche abusive). Ebbene, contrariam­ente agli anni precedenti, l’informazio­ne sull’aumento delle tasse per il verde non è finita sul calendario comunale 2020 ma soltanto sul sito del Comune e all’albo. Questo “per ragioni prettament­e cronologic­he”, visto che il messaggio municipale è del 16 ottobre 2018 e l’approvazio­ne del Consiglio comunale del 3 giugno 2019, cui sono seguite la ratifica cantonale, la pubblicazi­one e l’adozione dell’Ordinanza d’applicazio­ne. Anche volendo, quindi, un’informazio­ne completa sul calendario comunale non sarebbe stata possibile.

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