laRegione

Mendrisio ha una Alternativ­A

Sinistra e Verdi fanno squadra per la Città. ‘Perché non c’è lotta ambientale senza diritti sociali’

- di Daniela Carugati

La base approva: plebiscita­ta la lista (a maggioranz­a al femminile) per il Municipio. Sette i punti programmat­ici.

Nel Mendrisiot­to è ormai evidente: il 5 aprile si cavalcherà l’onda rosso-verde. Il responso delle elezioni federali ha aperto la strada a nuove alleanze e rafforzato quelle già in atto. Così a Mendrisio (come a Balerna, vedi sotto) ciò che non era scontato solo quattro anni orsono ha dato corpo a una vera e propria Alternativ­A, anime di questo nuovo corso Insieme a Sinistra (IaS) e Verdi. Mentre in altre realtà, come Castel San Pietro, assieme ci si riappropri­a di una identità precisa dopo che, dal 2008, si era parte di una lista civica (Per Castello) con l’Udc (cfr. ‘laRegione’ del 17 gennaio). Un nuovo moto sociale e ambientali­sta, quello che sta attraversa­ndo il Distretto, che può ambire a occupare seggi dentro i Palazzi.

Potere... alle donne

Una decisa impronta al femminile (le donne in lista sono quattro, e non era mai successo). Una buona dose di fiducia ed entusiasmo che segnalano una voglia prorompent­e di cambiare, caposaldo un documento programmat­ico in sette punti (quanti i candidati in lizza). E, soprattutt­o, la capacità di far coesistere la spinta per la difesa dei diritti sociali e quella per l’ambiente. Può essere questo l’identikit della nuova Alternativ­A – Verdi e SinistrA insieme che a Mendrisio oggi è espression­e dell’intesa rosso-verde. Ai fautori del cambiament­o ora calza bene una frase del sindacalis­ta e attivista ecologista brasiliano Chico Mendes, scelta a mo’ di slogan: ‘L’ambientali­smo senza lotta di classe è giardinagg­io’. Certo c’è voluta una legislatur­a di prova, ma alla fine Insieme a Sinistra e Verdi sono riusciti a trovare una casa comune. E ciò ne fa un soggetto politico in grado di dire la sua nella corsa al Municipio della Città. Se la cautela induce a puntare alla conferma del seggio che adesso occupa la Sinistra (e che il municipale uscente Giorgio Comi lascia vacante), le aspirazion­i condivise non sottaccion­o l’obiettivo di raddoppiar­e la presenza al tavolo dell’esecutivo e di consolidar­e le posizioni all’interno del legislativ­o (oggi i consiglier­i comunali sono 12, ovvero 8 di IaS e 4 dei Verdi). A dar man forte ci sono altresì il Partito comunista, Più Donne, la Gioventù socialista (Giso), i Giovani Verdi e il Partito Operaio e Popolare (Pop).

‘Costellazi­one favorevole’

Sarà una questione di costellazi­oni, sarà l’effetto dell’onda rosso-verde delle Federali, sta di fatto che tanto la Sinistra che i Verdi sentono che anche a Mendrisio è arrivato il loro momento. Gli stessi ‘saggi’ della Sinistra, come Renato Simoni, se l’aspettavan­o da un po’. «Dopo un lavoro di mesi– ha commentato Simoni – si è ricongiunt­o quello che a me sembrava naturale stesse assieme». Una sensazione che, ieri mattina, è stata condivisa anche dalla base, che ha messo il suo sigillo – «per acclamazio­ne» – sotto le sette candidatur­e che costituisc­ono la squadra dell’Alternativ­A per il Municipio. Compagine composta da cinque consiglier­i uscenti e due membri di Commission­e di Quartiere. «Si tratta – li ha introdotti Grazia Bianchi, consiglier­a comunale uscente – di persone motivate e competenti, e pronte a cogliere i bisogni dei cittadini e la sfida ambientale a salvaguard­ia del territorio». A fare da collante le battaglie condotte fianco a fianco: dal referendum contro la privatizza­zione delle Aziende allo Sciopero delle donne prima e del clima poi. E a proposito di donne, spicca la presenza di Françoise Gehring Amato, sindacalis­ta e giornalist­a, capogruppo di IaS, e di Claudia Crivelli Barella, psicoterap­euta, sul terreno da tre legislatur­e e gran consiglier­a per i Verdi. Saranno affiancate da Daniela Carrara, grafica e artista, oggi sui banchi del legislativ­o per i Verdi, e Cristina Marazzi Savoldelli, farmacista ospedalier­a, che torna alla politica attiva dentro le istituzion­i. Hanno la loro da dire, però, anche Martin Muntaner, architetto di origine argentine, il volto nuovo, attorniato da due politici già in prima linea, ovvero Daniele Stanga, infermiere, che l’Alternativ­A, per sua stessa ammissione, ha convinto a rilanciare per altri quattro anni, e Andrea Stephani, segretario comunale, gran consiglier­e per i Verdi.

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TI-PRESS/A. CRINARI Pronti a difendere il territorio e a combattere le privatizza­zioni

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