A Zurigo è sbollita la rabbia
Una difesa ermetica e una serata senza sbavature fruttano tre punti d’oro al Lugano. Pelletier: ‘Così non sarà facile batterci’.
Zurigo – «Grazie mille» dice Niklas Schlegel, a chi gli fa i complimenti per l’ottima prestazione, individuale e di squadra, all’Hallenstadion. «È sicuramente speciale vincere qui a Zurigo, contro la mia ex squadra – dice il 25enne portiere cresciuto proprio nello Zsc –. È stata una vittoria del gruppo e io ho cercato di fare la mia parte, la difesa mi ha aiutato tantissimo bloccando parecchi tiri. Siamo stati molto disciplinati, e non ci siamo mai accollati particolari rischi, cercando sempre la soluzione più semplice. E inoltre rispetto a venerdì siamo riusciti nell’intento di evitare penalità stupide...». Schlegel dice di approfittare del dualismo con Zurkirchen. «È una grande persona, lavora tantissimo: ci sproniamo l’un l’altro al fine di raggiungere entrambi il massimo livello. Quanto tocca a me giocare, Sandro m’incita, e io provo a fare la stessa cosa con lui. Essendo più giovane, devo ancora migliorare e in questo senso posso solo imparare da lui. Anche con l’allenatore dei portieri Michael Lawrence ho un buon feeling: volevo ritrovare il mio stile di gioco, che avevo l’impressione di avere perso nella parentesi di Berna, e sono sulla strada giusta. Insomma, sono veramente felice di essere arrivato a Lugano».
E molto soddisfatto, naturalmente, è anche il tecnico Serge Pelletier. «Ci voleva una reazione dopo la sconfitta contro il Langnau, che mi aveva fatto arrabbiare molto – spiega il 54enne coach bianconero –. L’assetto difensivo all’Hallenstadion ha retto molto bene, abbiamo concesso poche occasioni allo Zurigo, Quando giochiamo così diventa difficile batterci». I bianconeri hanno mostrato una bella maturità gestendo il vantaggio in scioltezza. In nessun momento si è avuto l’impressione che Wick e soci avrebbero potuto cambiare l’esito della sfida. «La gestione dei 60’ è stata effettivamente ottima – continua –. A noi allenatori piacciono questi risultati stretti, ma evidentemente vorrei che segnassimo qualche gol in più. Peccato per aver fallito delle opportunità da soli davanti al portiere, avremmo potuto chiudere la partita prima, in questo ambito dovremo migliorare». Pelletier ha il lusso, ma anche la (piacevole) difficoltà di dover scegliere ogni volta l’estremo difensore da schierare, siccome entrambi stanno dando garanzie. «Zurkirchen sta attraversando un bel momento, ma sabato volevo dare a Schlegel l’occasione di giocare contro la sua ex squadra. Per noi è importante saper di poter contare su due portieri che sono pronti ad affrontare un impegnativo finale di stagione».