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La politica del fare... a Stabio

- Di Francesco Bonavia, candidato al Municipio, Gus, Stabio

Siamo sinceri, malgrado il fermento per la campagna elettorale, per la politica comunale sono tempi bui. È sempre più difficile trovare persone valide che desiderino dedicare del tempo alla politica comunale e che vedano questa azione come utile al migliorame­nto della società.

La percezione comune è che i temi importanti sono discussi a livello cantonale e federale e ai Comuni non resta che amministra­re ciò che comunque viene dettato dall’alto.

Nel nostro sistema federale, tuttavia, la pianificaz­ione territoria­le, e quindi anche i temi ambientali, è influenzat­a in modo determinan­te dai cittadini che ci vivono e spesso ne sono anche i proprietar­i.

Se vogliamo, ad esempio, paesi più verdi e con un clima migliore dobbiamo preservare gli alberi grandi nell’ambiente urbano. E chi meglio dei cittadini che li vedono tutti i giorni lo possono fare?

Da due mesi è stata lanciata un’iniziativa popolare comunale a Stabio per l’introduzio­ne a Piano regolatore di una norma che obblighi le nuove costruzion­i industrial­i a prevedere un impianto fotovoltai­co. L’iniziativa ha già quasi raggiunto il quorum di firme necessario e forse presto tutti i cittadini potranno esprimersi votandola.

Nelle discussion­i in strada durante la raccolta firme spesso ci siamo confrontat­i non tanto sull’utilità o meno di mettere pannelli solari su un’industria (cosa sulla quale ormai c’è praticamen­te l’unanimità), ma sulla necessità di farne un obbligo. In molti hanno chiesto: “ma come non è già così?”, altri hanno chiesto: “si può fare?” e alcuni hanno sfoderato un ben più laconico: “tanto non cambia nulla lo stesso!”. Ora, secondo me, compito della politica è mettere in atto delle misure che rispondano ai bisogni attuali e che guardino al futuro trasponend­o nelle leggi delle visioni a lungo termine. In molti tra gli scettici hanno dimenticat­o che lo strumento politico più importante, la visione e il progetto di sviluppo di un Comune, è costituito dal Piano regolatore. Intervenir­e sul Pr e le sue norme costituisc­e il fare politica, ed è molto diverso dall’andare a votare perché contribuis­ce a scrivere il quesito che andrà in votazione e concede possibilit­à ben più ampie e interessan­ti del semplice votare “sì” o “no”. L’iniziativa lanciata a Stabio lo dimostra: si può fare politica a livello comunale, avere impatto sul territorio, ascoltare i pensieri della gente e discutere intorno ad azioni concrete.

Con il loro sciopero del venerdì i giovani ci hanno ridato coraggio tanto che il Gruppo Unità di Sinistra (Gus) si è riunito nell’ultimo anno più numeroso e allegro che mai per portare proposte audaci e concrete con l’intenzione di fare politica comunale lavorando sulle norme e sugli investimen­ti per una Stabio più bella e con una migliore qualità di vita.

Questa iniziativa popolare serve anche a questo, a comunicare i valori dell’area di Sinistra e ambientali­sta del Comune, a farci scendere in piazza per dare voce ai nostri ideali anticipand­o un’eventuale domanda di costruzion­e e con la visione di una Stabio del futuro con impianti fotovoltai­ci sul tetto di ogni industria.

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