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La Spinelli stritola il Vevey

La compagine massagnese fa un solo boccone dei vodesi. Male il Lugano, battuto nettamente in Vallese.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Weekend di gioie e dolori per le due squadre ticinesi di A, con vittoria della Spinelli, sconfitta del Lugano e doppio incontro in nero del Riva opposto alle prime della classifica, tutte gare senza storie come dicono, in maniera più che esaustiva, i punteggi. La partita fra la Spinelli e il Vevey è durata lo spazio di quattro minuti. Pur priva di Molteni, l’ex di turno con Solcà sulla sponda romanda, i ragazzi di Gubitosa hanno spinto sull’accelerato­re o, meglio, sul pressing di Colter in particolar­e, sui play avversari. Risultato: dal 2-6 al 2’ al 22-6 al 6’. In pratica game over, perché questo 20-0, con 3 palle perse da Solcà e altrettant­e da Mouron, hanno dato al Massagno la tranquilli­tà dei forti, mettendo al muro un Vevey senza spina. E, bisogna pur dirlo, Bavcevic in panca non è stato nemmeno adeguato, al di là dello sbraitare con i suoi giocatori: viste le magre del play in campo, meglio sarebbe stato avere una guardia al fianco in grado di portare concreti aiuti.

Così il Massagno ha chiuso il primo quarto con un +16, 29-13 di tutta garanzia. E così è stato perché, malgrado l’infortunio a Chuwku nel primo minuto del secondo quarto e non più rientrato, nei restanti tre quarti di gara si è assistito a un giro di giocatori massagnesi sul campo, senza che il risultato subisse particolar­i scossoni. Il +21 dopo due triple di Marko Mladjan nel secondo quarto, il +31 firmato da Martino, dopo un 11-0, 73-42 all’8’ del terzo quarto, e ancora +31 sulla tripla di Dusan, 89-58 al 3’ dell’ultimo spicchio di gara. Vevey bastonato alla grande con colpe che vanno distribuit­e a tutti, come i meriti della Spinelli: «Abbiamo preparato la partita con questo obiettivo e cioè portare un pressing molto forte sul play, sapendo delle loro difficoltà in quel ruolo. Colter e gli altri si sono applicati e così abbiamo messo la partita sul giusto canale. Contento per la prestazion­e di tutta la squadra, un buon risultato che in questa pausa per la nazionale cercheremo di sfruttare al meglio», ha commentato coach Gubitosa. Scoppola dei Tigers in Vallese dove, a dire il vero, i ticinesi non sono mai stati in partita. Il 50-37 alla pausa è eloquente, come la differente percentual­e al tiro (il 52% per i padroni di casa, il 41% dei bianconeri) e i 35 punti dalla panchina vallesana contro gli 11 del Lugano.

Da salvare la doppia doppia di Badj, 20 punti e 13 rimbalzi, però con 5 palle perse: con un Carey non al meglio della condizione non si poteva forse pretendere di più. Ai bianconeri la pausa dovrebbe permettere di recuperare energie e idee migliori per affrontare le ultime tre gare, ma il sesto posto è oramai lontano, con due trasferte a Vevey e a Boncourt che non saranno certamente facili.

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TI-PRESS/BIANCHI Derrick Colter è stato prezioso al tiro, ma soprattutt­o nel pressing sul play vodese

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