Cambio di rotta sui pesticidi nelle acque
Il Datec: nessun allentamento dei valori limite di agenti tossici in ruscelli, fiumi e laghi
Dal 1° di aprile, le fonti dalle quali si raccoglie acqua potabile saranno meglio protette contro alcuni pesticidi potenzialmente dannosi per la fauna e la flora. Il dipartimento di Simonetta Sommaruga ha dunque preso le distanze dall’allentamento dei valori limite previsti dalla sua predecessora. Questi ultimi rimarranno dunque di 0,1 microgrammi per litro (µg/l). Quando Doris Leuthard era ancora a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), avrebbe voluto aumentare questo limite per alcuni prodotti, tra cui il controverso glifosato. La proposta è però stata criticata durante la procedura di consultazione, indica una nota diffusa ieri. Quindi, oltre a non modificare il limite generale di 0,1 µg/l per ruscelli, fiumi e laghi da cui si attinge acqua potabile, dal 1° aprile l’ordinanza sulla protezione delle acque prevede valori più severi per 12 pesticidi particolarmente problematici per gli organismi acquatici, fra cui l’insetticida cipermetrina. Tuttavia, dalle acque da cui non si raccoglie quella potabile, è previsto un aumento dei valori limite per 14 sostanze, per le quali dal punto di vista scientifico l’incremento non comporta alcun rischio per gli organismi acquatici. Una di queste sostanze è, ad esempio, il fungicida ciprodinil.
Per la prima volta, inoltre, sono stati introdotti nell’ordinanza in materia anche valori limite per tre medicamenti. I farmaci in questione sono l’azitromicina (antibiotico), la claritromicina (un antibatterico) e il diclofenac (antinfiammatorio). La presenza di antibiotici nell’acqua potabile può aumentare il rischio di resistenza a questi ultimi. Sebbene il Datec abbia preso in considerazioni le critiche ricevute durante la consultazione, la nuova ordinanza non fa ancora l’unanimità. Ad esempio Pro Natura non comprende perché si distingua tra acque per l’acqua potabile e non. Le sostanze tossiche per l’ambiente generano danni ovunque, ha sottolineato l’organizzazione. Bisognerebbe semplicemente smettere di usare agenti tossici. La Federazione svizzera di pesca, anche se approva il passo fatto dal Datec, vorrebbe un’ulteriore “riduzione massiccia” dei pesticidi nelle acque.