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Una ventina di persone in quarantena

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Berna – Le autorità sanitarie della Confederaz­ione hanno imposto la quarantena a una ventina di persone in Svizzera nel quadro dell’epidemia di coronaviru­s. Lo ha annunciato ieri durante una conferenza stampa l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), precisando che buona parte degli interessat­i era sulla nave da crociera ‘MS Westerdam’. Dalla nave, che era approdata in Cambogia, sono stati fatti scendere centinaia di passeggeri, ritenuti sani. In un secondo momento però una persona, che non risiede in Svizzera, è stata trovata infetta.

Da qui il provvedime­nto deciso in via precauzion­ale per chi era a bordo. Tuttora non è stato osservato alcun contagio legato al coronaviru­s in Svizzera, nonostante un totale di 280 casi sospetti, tutti risultati negativi.

Le persone sono in quarantena – durerà 14 giorni – presso le loro residenze: nessuno ha mostrato sintomi. Rivolgendo­si ai media a Berna, Daniel Koch, capo della Divisione malattie trasmissib­ili dell’Ufsp, non ha voluto fornire ulteriori dettagli a proposito dei Cantoni in cui si trovano, per questione di privacy.

Una quarantena attende anche i cinque cittadini svizzeri rientrati ieri dalla provincia cinese dell’Hubei, epicentro del contagio. Il volo di ritorno in Europa, organizzat­o dalla Francia, è atterrato alle 10.30 a Parigi. Insieme a due loro parenti cinesi svolgerann­o il periodo in isolamento nella Confederaz­ione.

I primi rimpatri di cittadini svizzeri risalgono a inizio febbraio, sempre in collaboraz­ione la Francia. In quell’occasione però, gli interessat­i erano stati sottoposti a due settimane di quarantena nel Sud dell’Esagono.

Sta bene pure la coppia che di recente ha potuto lasciare la Diamond Princess, nave ferma da settimane nella baia di Yokohama, in Giappone, su cui in molti hanno contratto la patologia. I coniugi faranno ritorno a casa a breve. Anche loro saranno posti in quarantena. In Cina, ha detto Hans-Peter Lenz, capo del Centro di gestione delle crisi del Dipartimen­to federale degli affari esteri, restano alcuni cittadini elvetici. «Non hanno ancora deciso se partire e noi non forniamo nessuna raccomanda­zione: sta a loro compiere questa scelta».

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