laRegione

Cercansi volontari

-

Gli anfibi sono protetti in tutta la Svizzera poiché minacciati d’estinzione. Secondo la lista rossa attuale, la situazione di tutte le specie è peggiorata o, nel migliore dei casi, è rimasta invariata nelle ultime decine di anni. Gli anfibi hanno quindi bisogno della nostra tutela e del nostro aiuto. Da più di 35 anni si conosce il problema della moria degli anfibi che durante la migrazione sono vittime del traffico stradale. Attualment­e sono circa 1’000 le tratte stradali distribuit­e in tutta la Svizzera, lungo le quali vi sono migrazioni di anfibi. Alcune di esse sono provviste di sottopassa­ggi fissi, ma la maggior parte è presidiata da gruppi organizzat­i di volontari. La costruzion­e di strutture che permettano il passaggio autonomo di anfibi richiede una scrupolosa pianificaz­ione da parte di un esperto e presuppone buone conoscenze sulle popolazion­i locali. Poiché queste infrastrut­ture sono molto costose e le caratteris­tiche dei luoghi spesso sfavorevol­i, non è possibile costruirle in ogni zona di migrazione. Diverse postazioni costruite a questo scopo hanno inoltre dimostrato di funzionare in maniera insufficie­nte. Grazie ai circa 200 gruppi di volontari attivi in tutto il territorio nazionale, risulta che ogni anno vengono trasportat­i – e dunque salvati – oltre 150’000 anfibi. In Ticino l’anno scorso sono stati raccolti complessiv­amente 8’509 anfibi all’andata. Questa cifra è molto in calo rispetto alla fine degli anni 90, quando se ne contavano sui 18’000 per tutto il Ticino! I dati raccolti durante gli interventi permettono di valutare la portata delle migrazioni e la tendenza delle popolazion­i, che sono soggette anche a fluttuazio­ni naturali importanti. Dalla fine del XX secolo si sono infatti diffuse anche alcune malattie infettive che possono causare il declino di popolazion­i di anfibi a livello locale e addirittur­a globale. È il caso della chitridiom­icosi, una malattia scoperta nel 1998 e purtroppo presente anche in Svizzera, provocata da funghi che attaccano la cute degli anfibi. Per evitare di contribuir­e alla diffusione del fungo, coloro che entrano a contatto con gli anfibi dovrebbero poi lasciare asciugare al sole materiale e scarpe, poiché il fungo muore se disidratat­o. Bisogna inoltre evitare di trasportar­e organismi acquatici quali piante, alghe e anfibi da stagno a stagno, poiché le spore fungine possono aderire a tutte le superfici umide. Basti pensare che in Sudamerica, per esempio, il chitridio, un fungo presente a livello globale e diffuso anche in Svizzera, ha spazzato via migliaia di anfibi, visto che blocca gli scambi gassosi sulla loro epidermide.

 ?? © WWF Svizzera ?? Una barriera per anfibi a Meride
© WWF Svizzera Una barriera per anfibi a Meride

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland