Semafori osservati speciali
“Due disfunzioni puntuali”. A questo è giunto il rapporto elaborato da uno studio specialistico (su mandato del Dipartimento del territorio), in merito al riassetto stradale di via Comacini a Chiasso. Quello, per intenderci, che ha portato all’inserimento di due corsie verso l’Italia e la posa di semafori all’intersezione con via Porta e con via degli Albrici. Durante la fase di sperimentazione non erano mancate alcune critiche nei confronti dell’impianto semaforico, raccolte in un articolo di tio.ch nel quale si parlava, tra le altre cose, di flusso del traffico “continuamente bloccato”. Segnalazioni che il consigliere comunale leghista Stefano Tonini aveva fatto proprie, interrogando il Municipio. Critiche che l’esecutivo rispedisce al mittente, spiegando che l’articolo si “dimostra del tutto fantasioso (all’altezza dei semafori si attestano alcune auto, ma non si registrano affatto situazioni quali quelle descritte)”. Ciò nonostante, durante il sopralluogo si è proceduto a “un controllo sul corretto funzionamento dell’impianto e sono state ricercate eventuali ottimizzazioni”. Come detto, però, due disfunzioni sono emerse: una al sistema di annuncio e disannuncio dei bus in arrivo dalla dogana e che svoltano su via degli Albrici, l’altra alla termocamera di rilevamento dei veicoli in uscita dal distributore di benzina che si trova a ridosso dell’incrocio semaforizzato. Le disfunzioni, ad ogni modo, “esulano dal meccanismo dei semafori, che funzionano correttamente”. In considerazione di questo, per l’esecutivo “non si rileva alcuna necessità di procedere ad adeguamenti alla segnaletica”. E per le strisce pedonali e l’attraversamento dei pedoni? “Concedere ulteriore tempo ai pedoni per attraversare il campo stradale, significa automaticamente aumentare il tempo d’arresto per le auto ferme al semaforo”. Fatte queste considerazioni, dunque, il funzionamento dei semafori verrà ulteriormente monitorato.