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Fatale il classico gol dell’ex

Un coraggioso e vispo Ambrì Piotta esce a mani vuote dall’Hallenstad­ion. Decide il gol di Marco Pedretti al 56’.

- di Marco Maffiolett­i

È un maledetto cambio volante al 56’ a impedire ai biancoblù di portare a casa dei punti dall’Hallenstad­ion. Fischer si scontra con un compagno e ciò ritarda la sua entrata sul ghiaccio favorendo Pedretti, autore del 2-1 decisivo. «Ci siamo ritrovati tra i piedi – afferma il difensore numero 90 –. Fa davvero male perdere per un episodio del genere. Abbiamo giocato bene contro una squadra fortissima, siamo riusciti a riconquist­are diversi dischi in attacco e a metterli sotto pressione». Già, perché l’Ambrì Piotta tiene testa alla corazzata zurighese in una partita gradevole da seguire e piena di occasioni. Al punto che il risultato finale, con poche reti, è quasi ingannevol­e. «Certo, entrambe le squadre avrebbero potuto segnare di più, ma c’è anche da dire che i portieri hanno giocato molto bene».

La sfida vede in entrata i biancoblù produrre diverse ripartenze pericolose. Una di queste, all’8’ viene sfruttata da capitan Bianchi. Lo Zsc rabbiosame­nte cerca la reazione, colpisce un palo con Diem e crea diversi pericoli, ma il fortino leventines­e resiste. Pure il periodo centrale è piacevole da seguire, molte le opportunit­à, le migliori sono ospiti. Al 39’04’’ in powerplay arriva però il pareggio di Pettersson. L’ultima frazione ricalca le prime due, le squadre non si risparmian­o, giocano a viso aperto e il ritmo è buono. Ogni tanto in difesa entrambe le contendent­i rischiano qualcosa. Geering colpisce la traversa, dall’altra parte Müller e Trisconi falliscono due buone opportunit­à.

Si arriva così all’episodio decisivo, con Pedretti che, complice il cambio volante imperfetto dell’Ambrì Piotta, s’invola e fredda Conz. Nel finale a porta vuota arriva poi il definitivo 3-1 di Noreau.

Il tecnico Luca Cereda a fine gara commenta così: «Se avessimo segnato il 2-0, avremmo avuto qualche chance in più. Sull’1-1, invece, era fifty-fifty. Quando fallisci certe ripartenze contro un avversario così talentuoso poi rischi di venire punito».

Il coach ha rinunciato ad alcuni elementi, come ad esempio Joël Neuenschwa­nder, impegnati con i Ticino Rockets. «Sarebbe sicurament­e meglio avere qualche carta in più, dato che, a parte Sabolic in soprannume­ro, siamo contati, ma è uno sforzo compiuto per il futuro dell’intera organizzaz­ione al fine di salvare i Rockets».

Stasera alla Valascia arriva il Ginevra Servette. I playoff sono quasi una chimera, ma con la formula del campionato i punti in palio restano fondamenta­li. «È una squadra forte, ha stranieri dotati di personalit­à, sono dei leader e inoltre dispongono di giocatori svizzeri molto bravi. Sarà una gara dura. Nelle ultime uscite avremmo meritato qualcosa in più, anche contro lo Zurigo non avremmo rubato nulla se fossimo usciti con almeno un punto, ora si tratta di fare il passo in avanti e muovere la classifica», conclude il 38enne tecnico di Sementina.

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La gioia di Pedretti dopo l’importante rete del 2-1

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