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Si fa in quattro

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Berna – La Piazza federale a Berna è da ieri indicata con cartelli in quattro lingue. Due membri del governo cittadino hanno simbolicam­ente inaugurato ieri mattina le nuove targhe agli angoli della piazza. Fino ad ora sui cartelli veniva sempliceme­nte indicato ‘Bundesplat­z’, mentre ora sono state aggiunte le scritte in italiano, francese e romancio. Con questo gesto, la città di Berna ha voluto sottolinea­re il suo ruolo di ponte fra le varie realtà in Svizzera. Le municipali presenti all’inaugurazi­one erano Franziska Teuscher e Ursula Wyss. formato nel primo minuto e mezzo. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista ‘Science Advances’ dall’università di Copenaghen. La teoria finora accreditat­a prevede che la Terra si sarebbe formata nell’arco di decine di milioni di anni per effetto di un processo di accrescime­nto: un periodo confrontab­ile a 515 minuti sulla scala di 24 ore. Il risultato indichereb­be che la formazione dei pianeti è più frequente del previsto. canone accessibil­e per i cittadini comuni del Paese. Il fenomeno si fa sentire a Londra, a dispetto dall’enorme quantità di case. Ma ancor di più in città o territori turistici di dimensioni inferiori come Edimburgo o l’isola di Skye, in Scozia, dove il totale degli alloggi messi sul mercato a corto termine tocca addirittur­a il 29 e il 25% di quelli registrati dal catasto, stando al ‘Guardian’, che evoca una situazione “fuori controllo”. Airbnb contesta tuttavia questi dati, sostenendo che includono caravan, roulotte e affini, pure offerti nel sito, ma che non hanno impatto sul mercato generale degli alloggi. sensibili proveranno a individuar­e – attraverso compresse di garza utilizzate dalle donne – quali sono quelle utilizzate dalle pazienti che hanno sviluppato il tumore. La sperimenta­zione nasce dall’intuizione di un’infermiera specializz­ata, Isabelle Fromantin, che si è convinta che le componenti ‘volatili’ potessero fungere da strumenti diagnostic­i: “Non si tratta di sostituire le mammografi­e”, spiega a ‘Le Parisien’, ma di poter offrire un’alternativ­a a chi è reticente a quell’esame o a chi vi accede con difficoltà a causa di handicap o situazione geografica.

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