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Pareggio senza reti tra Lugano e Sion

Prestazion­e sottotono del Lugano che permette al Sion di tornare in Vallese con un punto. Tre occasioni per Janga.

- Di Sebastiano Storelli

Pareggio senza reti e senza emozioni tra Lugano e Sion. La partita di Cornaredo è stata caratteriz­zata da parecchi errori su entrambi i fronti. Jacobacci: ‘Ci è mancata la qualità’.

Si è conclusa senza vincitori né vinti la delicata sfida di Cornaredo tra Lugano e Sion. Uno 0-0 specchio della povertà vista in campo, con due squadre che hanno creato pochissimo, ma in compenso hanno sbagliato di tutto e di più. Alla fine può pure andare bene così, perché in simili giornate la beffa è sempre dietro l’angolo e i bianconeri più di una volta l’hanno constatato sulla loro pelle. Ciò nonostante, è fuor di dubbio che gli uomini di Jacobacci abbiano lasciato sul campo di casa altri due punti, gli ennesimi di questa stagione che sembra proprio non voler decollare.

C’era molta attesa per vedere all’opera l’ultimo arrivato alla corte del presidente Renzetti. E c’è mancato davvero poco che Rangelo Janga diventasse l’eroe di giornata. Dopo appena 55”, infatti, l’olandese si è ritrovato davanti a Fickentsch­er, per quanto in posizione defilata: ha incrociato una conclusion­e che è però finita sui piedi del portiere vallesano. Janga ha poi avuto altre due opportunit­à, una nel primo e l’altra nel secondo tempo, ma evidenteme­nte non ha avuto migliore fortuna. Come aveva affermato Jacobacci in sede di presentazi­one, giudicare l’olandese a una settimana dal suo arrivo in Svizzera sarebbe ingeneroso. Ha comunque dimostrato di possedere qualità che, una volta affinate ed entrate in sintonia con il resto della squadra, dovrebbero diventare preziose. E sarebbe ingeneroso giudicare anche l’altro esordiente dal primo minuto, Ransford Selasi. La su prestazion­e, comunque, è stata decisament­e meno incoraggia­nte. Non a caso, la qualità del gioco bianconero è migliorata nel secondo tempo, quando in campo sono entrati Covilo e Aratore, pur senza arrivare a toccare livelli di sufficienz­a. Se il Lugano non ha esaltato, il Sion non ha fatto meglio. Anzi. Se si eccettua una fase a cavallo del 30’, i vallesani non sono mai riusciti ad essere pericolosi per un Baumann che ha trascorso un pomeriggio tranquillo. Entrambe le squadre hanno faticato a mettere assieme due-tre passaggi di fila, con errori a centrocamp­o che hanno reso difficile lo sviluppo di azioni lineari. Anche giocatori solitament­e inappuntab­ili come Lavanchy non sono stati scevri da svarioni più o meno grossolani. In pratica, soltanto Janga è stato in grado di rendersi pericoloso, con la conclusion­e al 55”, una scivolata in leggero ritardo su tiro sbucciato di Bottani e, nella ripresa, con una conclusion­e da dentro l’area dopo pregevole aggancio (la palla gli è rimasta un po’ indietro e il tiro è risultato troppo debole). Per il resto, qualche cross e niente più. Davvero troppo poco per sperare nella vittoria.

Alla fine il Lugano incamera un punticino, tiene a distanza Thun, Xamax e lo stesso Sion, ma ancora una volta dimostra di faticare soprattutt­o davanti al pubblico amico. In 12 partite casalinghe i bianconeri hanno realizzato la miseria di 6 reti: un trend negativo che non sembra aver trovato una soluzione, anche se Janga qualche segnale lo ha dato. Tra sette giorni a Ginevra sarà il Servette a dover far gioco e ciò potrebbe favorire le caratteris­tiche tecniche e tattiche dei bianconeri.

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TI-PRESS/F. AGOSTA L’olandese prova a sorprender­e Fickentsch­er, che però non capitola

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