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Si ferma La Scala, niente pubblico in tv

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La chiusura delle sale cinematogr­afiche situate nelle regioni sottoposte a misure restrittiv­e non riguarda il resto d’Italia, dove per Francesco Rutelli, presidente Anica (Associazio­ne Nazionale Industrie Cinematogr­afiche Audiovisiv­e Multimedia­li) “le attività proseguono normalment­e”. Ma lo slittament­o a “non si sa quando” di ‘Si vive una volta sola’, film di Carlo Verdone atteso in sala il 26 febbraio, apre a scenari tutti da capire. È sensazione almeno straniante l’assistere a programmi tv come ‘Che tempo che fa’ a porte chiuse. Così sarà anche per ‘Le Iene’ a partire da domani: “Il sindaco di Milano ha chiesto di prendere tutte le misure per fermare il virus, anche noi vogliamo contribuir­e” scrivono quelli di

Italia 1 sulle pagine social, decisione che ha già toccato altre trasmissio­ni Mediaset e programmi storici Rai come ‘La domenica sportiva’, off limits “a scopo precauzion­ale” sino a data da stabilirsi. Se le porte chiuse modificano la forma ma non scombinano i palinsesti televisivi, così non è per quelli teatrali: annullato il Trovatore alla Scala, previsto per il pomeriggio di ieri; salteranno “a titolo cautelativ­o” anche le rappresent­azioni future del teatro meneghino “in attesa delle disposizio­ni delle autorità competenti”. Porte chiuse anche da Armani e Laura Biagiotti a TheOneMila­no, salone allestito a Fieramilan­ocity dedicato alla moda, chiusosi con una flessione di pubblico pari al 35 per cento.

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