Alitalia, Etihad usò Darwin?
Torna alla ribalta la compagnia aerea ticinese Darwin Airline. Nei giorni scorsi, dopo che il 12 dicembre del 2017 il pretore di Lugano Patrizia Zarro la dichiarò fallita, il nome della società che aveva sede a Bioggio è rispuntato nelle carte dell’indagine condotta dalla procura di Civitavecchia sulla bancarotta di Alitalia. Ne ha riferito dettagliatamente il quotidiano italiano ‘Il Fatto quotidiano’ ripreso dal Cdt.
Secondo gli inquirenti italiani, Alitalia avrebbe stipulato, tra il 2014 e il 2017, “accordi incoerenti, irragionevoli e dannosi per gli interessi di Alitalia” con l’intento di favorire Darwin e soprattutto per favorire Etihad Airways, la compagnia aerea di Abu Dhabi che controllava entrambe. Le indagini si riferiscono al periodo in cui la compagnia con sede a Bioggio, nel frattempo fallita, era attiva in Italia e aveva noleggiato ad Alitalia dei velivoli (modello ATR 72) e l’equipaggio. Il sospetto della procura di Civitavecchia è che la compagnia ticinese sia stata usata per prosciugare di capitali la compagnia di bandiera italiana Alitalia. Perciò, gli inquirenti stanno indagando sugli accordi tra le due compagnie tra il 2014 e il 2017. In quel periodo, rammentiamo, la Etihad Airways le controllava entrambe. Darwin, lo ricordiamo, affittava alla consorella italiana gli aerei per i collegamenti Napoli-Palermo, Napoli-Catania, Napoli-Fiumicino e Pisa-Fiumicino. E lo avrebbe fatto a un prezzo troppo alto rispetto a quelli di mercato. Altri dubbi riguardano i voli operati da Darwin, come il Ginevra-Firenze e il Ginevra-Venezia, per i quali Alitalia avrebbe acquistato l’80% dei biglietti indipendentemente dall’occupazione degli aerei. Maurizio Merlo, ex Ceo di Darwin, attualmente direttore dell’aeroporto di Lugano ha smentito questa tesi accusatoria.