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Al Gaggiolo con 34 orologi di lusso in auto: un 40enne denunciato per contrabban­do

- M.M.

È una distrazion­e destinata a costare molta cara quella compiuta da un 40enne cittadino italiano, residente in Ticino, che nel documento per la “temporanea importazio­ne” (in Italia) ha sbagliato a scrivere il numero di serie degli orologi che intendeva portare a Parma, dove è in corso una fiera di orologi di collezione. Morale? Nei giorni scorsi alla dogana del Gaggiolo la Guardia di finanza e i funzionari dell’Agenzia delle dogane in servizio al valico hanno sequestrat­o 34 orologi di marchi prestigios­i di fabbricazi­one svizzera, come Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet. Un milione e mezzo di euro il valore complessiv­o della merce che era sull’auto di grossa cilindrata targata Ticino. L’uomo è stato denunciato a piede libero per contrabban­do aggravato e violazione delle norme doganali. Nella speranza di farla franca, prima che venisse formulata la domanda di rito sulla linea doganale, il conducente ha dichiarato l’intenzione di voler importare temporanea­mente in Italia 10 orologi di pregio per esporli in uno stand fieristico. Il regime doganale della “temporanea importazio­ne” prevede l’esonero dal pagamento dei diritti doganali (dazi e Iva) ma l’obbligo di riesportar­e la merce nel Paese di provenienz­a. I finanzieri nel controllar­e il documento presentato, un carnet rilasciato dalla Camera di commercio del Cantone Ticino, si sono accorti che il numero di serie riportato nel documento doganale non corrispond­eva. Da qui il controllo che ha consentito di rinvenire una valigetta riposta dietro al sedile del conducente.

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