laRegione

‘Qui non molla nessuno’

Al Lugano il destino scivola via di mano. Chiesa: ‘Si sono visti errori che non facevamo da mesi. Però restano sei punti in palio’.

- Di Christian Solari

Lugano – Se c’è una certezza in un campionato a lungo indecifrab­ile e che arrischia di consegnare alla storia gli ultimi verdetti proprio sui titoli di coda, è che il Lugano adesso non ha più il suo destino tra le sue mani. Potrebbe – è vero – riprenders­elo domani sera, ma solo se ilBerna tornasse a mani vuote dal recupero di Davos. Nell’attesa, la squadra di Pelletier può soltanto fare gli scongiuri dopo il pesante 0-6 di sabato contro il Berna, che s’aggiunge alle sconfitte con Friborgo e Ginevra. Tre improvvisi kappaò uno dopo l’altro per una squadra reduce da un mese e mezzo condito da dieci vittorie in tredici partite. «Ma anche allora, prima che quella serie iniziasse, nessuno credeva in noi, e ora siamo qui a giocarci tutto nelle ultime due partite», dice un più che amareggiat­o Alessandro Chiesa. Al termine di una serata nata male e finita anche peggio. «È difficile parlare così, a caldo, dopo una partita del genere – continua il difensore –. La paura? No, la paura non c’entra: il problema per me è stata la mancanza di lucidità, visto che in difesa abbiamo compiuto errori che non facevamo da due mesi. Infatti mi dico che sulle reti del

Berna ci siamo lanciati in raddoppi che il nostro sistema di gioco sempliceme­nte non prevede. Errori imputabili alla foga, al voler far troppo».

A chi gli fa notare che il Lugano ha cominciato la sfida con il Berna un po’ come aveva finito quella col Friborgo, il capitano risponde così: «No, sono due cose ben distinte. Qui eravamo in casa nostra, davanti al nostro pubblico, e ci stavamo giocando una partita fondamenta­le. Ma ciò che è capitato sabato non deve intaccare quanto di buono era stato fatto in precedenza. E io sono convinto che abbiamo abbastanza carattere per riuscire a tirarci fuori da questa situazione». Intanto il Berna si frega le mani. Ben sapendo, tuttavia, che se finisse a parità di punti con il Lugano dopo 50 partite, i ticinesi gli starebbero davanti. Poi chissà, magari il volatone playoff si trasformer­à in una corsa a tre: infatti il Losanna avrà sì tre punti in più e una partita da recuperare, ma è pur sempre reduce da 6 kappaò nelle ultime 7 uscite. «In ballo per noi ci sono ancora sei punti, e in settimana le nostre concorrent­i avranno degli scontri diretti da giocare, quindi qualcuno lascerà punti per strada. Noi, però, dobbiamo concentrar­ci unicamente su noi stessi: di conseguenz­a, la prima cosa da fare è andare a Rapperswil e portare a casa il successo. Abbiamo lavorato tanto duramente per guadagnarc­i la possibilit­à di lottare fino alla fine per un posto nei playoff, e posso garantirvi che qui nessuno molla di un centimetro. Perché né noi, né i tifosi, né la società meritiamo un finale del genere».

 ?? TI-PRESS/GIANINAZZI ?? Jeremi Gerber festeggia così il gol del 3-0: è solo il 7’12’’, ma a quel punto la serata è già compromess­a
TI-PRESS/GIANINAZZI Jeremi Gerber festeggia così il gol del 3-0: è solo il 7’12’’, ma a quel punto la serata è già compromess­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland