Cadenazzo attende l’area di svago intergenerazionale
È suddivisa in cinque comparti l’area di svago che il Municipio di Cadenazzo intende costruire in zona Sottomontagna. Una nuova oasi ludica e di incontro, immersa nella natura e adatta a tutte le fasce d’età, che si prevede ospiti un parco giochi, una zona fitness, un’area da gioco con pavimentazione, una riservata ai picnic e una ai cani. Il tutto per un investimento complessivo di 252mila franchi. Un credito che il Consiglio comunale dovrà decidere se approvare durante la prossima seduta. Il progetto fa seguito alla mozione presentata nel 2018 dal gruppo politico L’Altra Cadenazzo che chiedeva all’esecutivo di valutare la realizzazione di un parco pubblico in zona Sottomontagna. Un comparto, che fino a luglio 2017 ospitava l’ecocentro comunale, ritenuto ideale dal Municipio per accogliere l’area di svago poiché al di fuori della zona trafficata e a due passi dal bosco. Oltre alle classiche strutture pensate per far divertire e allo stesso tempo sviluppare le capacità motorie, il parco giochi presenterà un tavolo da ping-pong e un trampolino interrato. Nell’area fitness saranno installate attrezzature per svolgere esercizi (tutte a postazione doppia) adatte a ogni fascia d’età. La zona specifica che ospitava l’ecocentro sarà tramutata in un’area a disposizione dei piccoli utenti di tricicli, biciclette, roller e monopattini. I punti luce, gli allacciamenti elettrici e dell’acqua potabile creeranno inoltre le premesse per organizzare manifestazioni. Nella zona boschiva saranno poi inseriti tavoli da picnic, posizionati all’ombra degli alberi. L’area cani, infine, sarà isolata e accuratamente recintata. Presenterà punti per abbeverarsi e alcuni giochi.
Nella prossima seduta il Cc dovrà pure esprimersi sul consuntivo 2019. Che contrariamente a quanto prospettava il preventivo (un disavanzo di 250mila franchi), indica invece un avanzo d’esercizio di 427mila. Influenzato in particolare da una maggiore entrata delle sopravvenienze di imposta per 500mila franchi, da una maggiore entrata di imposte alla fonte (50mila) e imposte speciali (65mila), nonché dall’adeguamento del contributo di livellamento (80mila).