laRegione

Quando Luga diventa Lega

Dubbi sull’uso del segno simile allo stemma cittadino per la campagna elettorale del movimento

- di Alfonso Reggiani

Appare quantomeno inappropri­ato l’utilizzo dello scudo, il simbolo di riconoscim­ento e di appartenen­za all’Ente locale

Siamo in piena campagna elettorale e girando per la città balza all’occhio il manifesto della Lega dei ticinesi: assomiglia davvero parecchio allo stemma della Città di Lugano, che è indicato, con tanto di immagine allegata, nel Regolament­o comunale. Il movimento di via Monte Boglia ha pensato di appropriar­sene in vista delle prossime elezioni comunali del 5 aprile, cambiando il carattere delle lettere e sostituend­one una. Come si vede nell’immagine accanto, è stata inserita la ‘E’ al posto della V, le altre tre sono uguali.

Gli ideatori del manifesto hanno decisament­e messo a segno un bel colpo a livello di immagine, prendendo due piccioni con una fava. Da una parte, il messaggio che passa fa intendere ‘Ora la Città siamo noi’, non così fuori luogo alla luce delle due legislatur­e durante le quali la Lega ha avuto la maggioranz­a relativa in Municipio. Dall’altra, approprian­dosi del segno, basta un semplice ‘Nem innànz’. Si può considerar­e l’operazione discutibil­e e, forse, per alcuni, pure di cattivo gusto, ma tant’è. Non c’entra nulla il fatto che la Città disponga da poco più di un anno di un nuovo logo, voluto dal Municipio per creare un’immagine coordinata, unitaria e riconoscib­ile, fondamenta­le sia per l’amministra­zione cittadina che per i cittadini. E risale all’ottobre del 2018 la crescita in giudicato della sentenza del Tribunale amministra­tivo cantonale (Tram) che ha dichiarato irricevibi­le il ricorso di un cittadino contro il nuovo logo dell’amministra­zione cittadina. Un nuovo logo che quindi non ha scalzato in alcun modo lo stemma tradiziona­le. Tanto è vero che lo si può ammirare nella bandiera (quando viene esposta) e nello scudo posto sopra l’ingresso di Palazzo civico. La protezione e la difesa dello stemma è di competenza della Città.

Legge federale rispettata?

L’uso dello stemma di Lugano è appannaggi­o dell’autorità comunale. In Municipio non pare sia giunta una richiesta di autorizzaz­ione per farne il manifesto elettorale. Di conseguenz­a, ci sarebbero gli estremi per un’eventuale azione giuridica per quella che appare come una violazione della Legge federale sulla protezione dello stemma della Svizzera e di altri segni pubblici all’articolo 20. Un articolo in base al quale “chi è leso o rischia di essere leso nei propri interessi economici dall’uso illecito di segni pubblici può domandare al giudice di accertare l’illiceità di una lesione che continua a produrre effetti molesti (cpv. D)”.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Una E al posto della V (l’immagine sotto è il nuovo logo): il gioco è fatto e ora ‘la Città siamo noi’

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