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In città a rischio fiamme 8’000 edifici

- Di Cristina Ferrari

Sono circa 11’500 gli edifici presenti sul territorio della Grande Lugano, di cui 9’700 edificati prima del 1997. Considerat­o che 1’700 sono stati ristruttur­ati dopo questa data, ben 8’000 non risultano quindi conformi alle attuali prescrizio­ni antincendi­o. Un numero importante evidenziat­o nella risposta agli interrogat­ivi sulla sicurezza esposti al Municipio della città dal gruppo Ps/Pc e Verdi.

“Escludendo gli edifici di piccole dimensioni (fino a 3 piani) – evidenzia l’esecutivo –, vi sono attualment­e 2’100 stabili con più di 4 piani per i quali non disponiamo di informazio­ni sulla conformità antincendi­o in base al rischio residuo”. Prevedere una radiografi­a a tappetto? Per il Municipio “risulta evidente che nella fattispeci­e non si può parlare di lassismo da parte della Città, bensì di un’oggettiva difficoltà nella gestione di questo delicato tema, a causa degli importanti oneri in termini di costi e di risorse umane”.

Avviate da circa un anno sono però due indagini. La prima, riguarda una ricerca campione, sostenuta dalla consulenza di un esperto esterno, all’interno del popolato quartiere di Molino Nuovo.

Qui sono stati individuat­i 22 edifici di grandi dimensioni “ai cui proprietar­i o amministra­tori è stata richiesta – fa sapere l’amministra­zione comunale – la presentazi­one di un certificat­o di collaudo antincendi­o oppure di un attestato che confermi come accettabil­e il rischio residuo”. Le risposte? Solo quattro! “L’indagine – ha aggiunto l’esecutivo – è stata recentemen­te estesa a tutti gli stabili presenti sul territorio cittadino ed attualment­e la Divisione edilizia privata sta raccoglien­do i dati per determinar­e il numero di edifici e impianti più a rischio”.

La seconda indagine fa capo, invece, alla sicurezza nei locali pubblici con ambienti soggetti a grande concentraz­ione di persone, comprenden­ti 9 locali notturni e 3 ristoranti. In quest’ambito è stato istituito un gruppo di lavoro per l’aggiorname­nto dell’Ordinanza municipale sugli esercizi alberghier­i e sulla ristorazio­ne: “Anche questa iniziativa – rimarca sconsolato il Municipio luganese – non ha purtroppo avuto un riscontro apprezzabi­le. La Città è comunque vigile ed è pronta a intervenir­e laddove dovesse individuar­e un evidente rischio d’incendio e un reale pericolo per le persone e le cose” mette i puntini sulle i l’esecutivo.

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TI-PRESS Pompieri al fronte

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