Nuoto pinnato, i Flippers sugli scudi
Durante la prima tappa di Coppa del mondo a Eger in Ungheria Alessandro Ruperto ha staccato il ticket per i Mondiali assoluti nuotando il tempo limite stabilito dalla federazione svizzera sui 400 m pinne. Mentre Gabriel Raineri, dopo aver nuotato 3’19”69 tre settimane fa a Ravenna, ha nuovamente sfiorato il limite sui 400 m monopinna che è fissato a 3’19”65, fermando questa volta il cronometro a 3’19”71. Obbiettivo mancato ancora una volta per una manciata di centesimi, ma la rabbia deve senz’altro lasciare spazio alla consapevolezza che il tempo è ampiamente alla sua portata. L’eredità lasciata sui 400 m dalla loro blasonata compagna di squadra Nina Angermayr, una delle migliori al mondo su questa distanza, che quest’anno ha deciso di concentrarsi sugli studi universitari, ha sicuramente avuto il suo ruolo se non altro sui metodi di allenamento che stanno portando Alessandro e Gabriel a nuotare con regolarità tempi di valore internazionale. Ad Agropoli andavano invece in scena i campionati italiani di categoria di nuoto pinnato, dove la dodicenne italo-svizzera Greta Casarini, ancora tesserata per lo Sweet Team Modena, ma che da inizio stagione si allena con il Flippers Team Tenero, nonostante fosse menomata da una fastidiosa influenza ha conquistato un’eccellente medaglia d’argento, guarda caso, anche lei sui 400 m monopinna.
A coronare il weekend da urlo per il club del Verbano l’apneista Cristina Francone che a San Marino si è garantita la selezione in azzurro (è di nazionalità italiana) per i prossimi Mondiali di apnea in piscina nuotando oltre la misura di selezione: 241 m in apnea con la monopinna. Misura con la quale potrebbe giocarsi il podio mondiale, ma è chiaro l’intento della Francone che probabilmente punta ancora più in alto: il record del mondo di 253 metri della sua connazionale Alessia Zecchini non è irraggiungibile.