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Dalla Florida si rimbalzano le colpe

Traffico di ketamina, si complicano le posizioni dei due arrestati

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Si complicano le posizioni del 35enne ticinese di Chiasso e del 40enne comasco di Sagnino, arrestati lo scorso 10 febbraio all’aeroporto di Orlando, in Florida, per traffico internazio­nale di sostanza illegale. I due, si ricorda, trasportav­ano otto chilogramm­i di ketamina liquida in contenitor­i di plastica nascosti nei bagagli. Gli uomini erano arrivati negli Usa con un volo da Malpensa e ora rischiano una pena fino a 10 anni di reclusione. La complicazi­one deriva dal fatto che i due si accusano a vicenda. Scaricano la responsabi­lità del traffico della cosiddetta ‘droga dello stupro’ (la ketamina) l’uno sull’altro. «E questo ha allontanat­o la possibilit­à di ottenere la libertà provvisori­a a seguito del pagamento della cauzione quantifica­ta in diecimila dollari dal giudice della contea di Orange – dice l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, del foro di Milano, che assieme ad un pool di penalisti Usa assiste i due arrestati –. Il giudice non è stato ancora in grado di formulare l’atto d’accusa nei confronti dei miei assistiti». La somma per pagare la cauzione è stata raccolta, ma ancora non è stata depositata. C’è da aggiungere che l’atteggiame­nto degli arrestati non consente alla polizia locale di Orange di effettuare le indagini in grado di ricostruir­e i dettagli del traffico internazio­nale di ketamina.

Questa sostanza è un allucinoge­no nato come farmaco anestetico, soprattutt­o per i cavalli, che può provocare attacchi di panico, ansia, spasmi, dolori addominali e disturbi psichici. Agli inquirenti statuniten­si interessa soprattutt­o sapere a chi fosse destinata la droga molto in voga fra i giovani. Sostanza molto difficile da intercetta­re in quanto incolore e inodore nella sua forma liquida, come nel caso della citata operazione della Dea (Drug Enforcemen­t Administra­tion). A questo proposito non si esclude che dall’Italia possano essere arrivate in Usa notizie utili alla scoperta degli 8 chilogramm­i di ketamina, il cui valore di mercato è stimato in 160mila euro. Nonostante la complicazi­one l’avvocato Tirelli afferma che il suo obiettivo è quello di riportare i suoi assistiti in Europa «il prima possibile attraverso un patteggiam­ento per permettere loro di scontare la condanna nei Paesi di residenza». Un patteggiam­ento per evitare il processo con una consistent­e riduzione di pena, considerat­o che la condanna potrebbe arrivare fino a 10 anni di reclusione.

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A Orlando con la droga nei bagagli

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