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Ex Asilo Meotti, ‘si riqualific­a’ Dopo tanti progetti falliti, si rilancia con una passeggiat­a e un parco giochi

- Di Daniela Carugati

Per Stabio in questi anni l’ex Asilo Meotti è stato quasi una spina nel fianco. Dal 2006, da quando il Comune ne è diventato il proprietar­io, a oggi per quei quasi 2’500 metri quadrati di territorio a stretto contatto con il nucleo del paese, non si è mai riusciti a trovare una destinazio­ne degna. Non una volta demolito il vecchio stabile. Così il tempo non ha migliorato le cose. Tant’è che adesso quell’appezzamen­to ha un’aria trascurata. In effetti, l’amministra­zione si è limitata – più per forza che per amore – a ritagliare un angolo per una piazza dedicata alla raccolta differenzi­ata. Unico segno del potenziale di quel terreno è la pista ciclabile d’interesse regionale tracciata dal Cantone: passaggio per bici e pedoni peraltro ben frequentat­o.

Il Municipio rilancia dopo 14 anni

Il Municipio, in ogni caso, non si è arreso. Anzi, non è che in tutto questo lasso di tempo – ovvero gli ultimi 14 anni –, cambiate le compagini al ‘governo’ del Comune, non si sia cercato di trovare una via d’uscita. In modo quasi sistematic­o, però, i vari progetti messi sul tavolo, nonostante la dichiarata disponibil­ità finanziari­a, sono stati bocciati sul nascere. “Negli anni – ricorda lo stesso esecutivo – i Municipi che si sono chinati su questo fondo hanno cercato di trovare delle soluzioni che fossero condivise tra i gruppi politici, ma gli sforzi non hanno portato ad alcun risultato”.

Tra il 2009 e il 2017, infatti, si sono susseguiti i tentativi di dare forma a parchi gioco di varie fogge, a una zona in cui sistemare tavoli e grill, ad aree di svago e, solo all’inizio, alla creazione di una corsia per gli autobus, opzione caduta però quasi subito. Poi a inizio marzo l’esecutivo ha deciso di rilanciare con una nuova idea. Pianificar­e un’operazione di riqualific­a dell’area. L’investimen­to a disposizio­ne? Di 180mila franchi in tolale.

Fissati gli obiettivi

Gli obiettivi, del resto, sono chiari quanto mirati, oltre che ispirati dalla volontà comunale di restituire dignità a un fondo a valenza pubblica. Per eliminare lo stato di precarietà in cui oggi si mostra l’area, l’autorità comunale intende far leva proprio sulle sue potenziali­tà, al fine di “offrire alla cittadinan­za un nuovo spazio pubblico che possa permettere socializza­zione e aggregazio­ne”. In questo modo, si esplicita nel messaggio recapitato di recente ai consiglier­i comunali, ci si prefigge di concretizz­are la “visione” di essere “un Comune a misura di famiglia, in grado di offrire spazi e servizi di qualità”. Allo stesso tempo si ritiene necessario “garantire la necessaria flessibili­tà, per poter in futuro adattare l’area ai nuovi bisogni e alle esigenze che dovessero emergere nella cittadinan­za”. E al contempo puntare sulla “valorizzaz­ione della mobilità lenta e dei percorsi pedonali e ciclabili che collegano la fermata ferroviari­a e l’area del Parco del Laveggio”.

La differenza, rispetto al passato, è che questa volta a guidare (in un certo senso) la mano del Municipio alla ricerca di una destinazio­ne d’uso dell’ex Meotti, vi è uno studio di architettu­ra, al quale ci si è affidati all’inizio dell’estate 2018. Analizzata, dal profilo urbanistic­o, la situazione, le riflession­i sono sfociate nella proposta appena ufficializ­zata. Nelle intenzioni dell’esecutivo, l’intervento dovrà “riqualific­are il passaggio pedonale esistente, in calcestre, inserendol­o in un parco lineare, ovvero una striscia di verde che collega, senza ostacoli visivi, le due strade”. Entro questo perimetro, in prospettiv­a, si dà modo alla popolazion­e di poter usufruire di “una passeggiat­a in sicurezza, di qualità paesaggist­ica, oltre che di un potenziale parco giochi e di sosta a ridosso di numerose attività, abitazioni e soprattutt­o del pregiato nucleo”. Tutto ciò senza precluders­i, si precisa, “la possibilit­à in futuro di posare panchine, giochi, tavoli”. A dipendenza dell’interesse che l’operazione susciterà nella cittadinan­za, spetterà poi al Municipio e al Consiglio comunale “il compito di soddisfare i relativi bisogni”. A caratteriz­zare l’ingresso, dal centro storico, all’area verde sarà “una pavimentaz­ione in blocchetti di granito posati ad arco”, a rappresent­are una sorta di “soglia verso il parco e soprattutt­o verso il nucleo”. Molto farà, poi, la vegetazion­e, che abbellirà gli oltre 2mila metri quadri a disposizio­ne.

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TI-PRESS/COMUNE STABIO La demolizion­e nel 2006, il nuovo progetto a breve

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