Ex Asilo Meotti, ‘si riqualifica’ Dopo tanti progetti falliti, si rilancia con una passeggiata e un parco giochi
Per Stabio in questi anni l’ex Asilo Meotti è stato quasi una spina nel fianco. Dal 2006, da quando il Comune ne è diventato il proprietario, a oggi per quei quasi 2’500 metri quadrati di territorio a stretto contatto con il nucleo del paese, non si è mai riusciti a trovare una destinazione degna. Non una volta demolito il vecchio stabile. Così il tempo non ha migliorato le cose. Tant’è che adesso quell’appezzamento ha un’aria trascurata. In effetti, l’amministrazione si è limitata – più per forza che per amore – a ritagliare un angolo per una piazza dedicata alla raccolta differenziata. Unico segno del potenziale di quel terreno è la pista ciclabile d’interesse regionale tracciata dal Cantone: passaggio per bici e pedoni peraltro ben frequentato.
Il Municipio rilancia dopo 14 anni
Il Municipio, in ogni caso, non si è arreso. Anzi, non è che in tutto questo lasso di tempo – ovvero gli ultimi 14 anni –, cambiate le compagini al ‘governo’ del Comune, non si sia cercato di trovare una via d’uscita. In modo quasi sistematico, però, i vari progetti messi sul tavolo, nonostante la dichiarata disponibilità finanziaria, sono stati bocciati sul nascere. “Negli anni – ricorda lo stesso esecutivo – i Municipi che si sono chinati su questo fondo hanno cercato di trovare delle soluzioni che fossero condivise tra i gruppi politici, ma gli sforzi non hanno portato ad alcun risultato”.
Tra il 2009 e il 2017, infatti, si sono susseguiti i tentativi di dare forma a parchi gioco di varie fogge, a una zona in cui sistemare tavoli e grill, ad aree di svago e, solo all’inizio, alla creazione di una corsia per gli autobus, opzione caduta però quasi subito. Poi a inizio marzo l’esecutivo ha deciso di rilanciare con una nuova idea. Pianificare un’operazione di riqualifica dell’area. L’investimento a disposizione? Di 180mila franchi in tolale.
Fissati gli obiettivi
Gli obiettivi, del resto, sono chiari quanto mirati, oltre che ispirati dalla volontà comunale di restituire dignità a un fondo a valenza pubblica. Per eliminare lo stato di precarietà in cui oggi si mostra l’area, l’autorità comunale intende far leva proprio sulle sue potenzialità, al fine di “offrire alla cittadinanza un nuovo spazio pubblico che possa permettere socializzazione e aggregazione”. In questo modo, si esplicita nel messaggio recapitato di recente ai consiglieri comunali, ci si prefigge di concretizzare la “visione” di essere “un Comune a misura di famiglia, in grado di offrire spazi e servizi di qualità”. Allo stesso tempo si ritiene necessario “garantire la necessaria flessibilità, per poter in futuro adattare l’area ai nuovi bisogni e alle esigenze che dovessero emergere nella cittadinanza”. E al contempo puntare sulla “valorizzazione della mobilità lenta e dei percorsi pedonali e ciclabili che collegano la fermata ferroviaria e l’area del Parco del Laveggio”.
La differenza, rispetto al passato, è che questa volta a guidare (in un certo senso) la mano del Municipio alla ricerca di una destinazione d’uso dell’ex Meotti, vi è uno studio di architettura, al quale ci si è affidati all’inizio dell’estate 2018. Analizzata, dal profilo urbanistico, la situazione, le riflessioni sono sfociate nella proposta appena ufficializzata. Nelle intenzioni dell’esecutivo, l’intervento dovrà “riqualificare il passaggio pedonale esistente, in calcestre, inserendolo in un parco lineare, ovvero una striscia di verde che collega, senza ostacoli visivi, le due strade”. Entro questo perimetro, in prospettiva, si dà modo alla popolazione di poter usufruire di “una passeggiata in sicurezza, di qualità paesaggistica, oltre che di un potenziale parco giochi e di sosta a ridosso di numerose attività, abitazioni e soprattutto del pregiato nucleo”. Tutto ciò senza precludersi, si precisa, “la possibilità in futuro di posare panchine, giochi, tavoli”. A dipendenza dell’interesse che l’operazione susciterà nella cittadinanza, spetterà poi al Municipio e al Consiglio comunale “il compito di soddisfare i relativi bisogni”. A caratterizzare l’ingresso, dal centro storico, all’area verde sarà “una pavimentazione in blocchetti di granito posati ad arco”, a rappresentare una sorta di “soglia verso il parco e soprattutto verso il nucleo”. Molto farà, poi, la vegetazione, che abbellirà gli oltre 2mila metri quadri a disposizione.