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Avanti coi traslochi e affitti più flessibili

Cambiare casa solo rispettand­o igiene e distanza

- Di Fabio Barenco/Ats

«Evitare il caos», dovuto a un eventuale divieto di traslocare. Per questo motivo, il consiglier­e federale Guy Parmelin, ieri ha annunciato che cambiare casa o appartamen­to sarà ancora possibile, a condizione che siano rispettate le note misure d’igiene e di distanza sociale. Il governo ha inoltre prolungato da 30 a 90 giorni i termini di pagamento degli affitti in caso di mora, riconducib­ile alle misure adottate contro il coronaviru­s. In questo ambito, il ‘ministro’ dell’Economia ha anche invitato locatori e inquilini a trovare soluzioni condivise.

Per molti inquilini la fine di questo mese rappresent­a «una scadenza di trasloco ufficiale», ha sottolinea­to Parmelin. Infatti, normalment­e, circa 50mila persone cambiano casa in questo periodo. Anche se la situazione è difficile, fermare tutte le operazioni di trasloco avrebbe «conseguenz­e giuridiche» rilevanti. Per evitare il caos, i cambiament­i di abitazione restano dunque autorizzat­i, a patto che si rispettino le raccomanda­zioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica. «Le ditte e gli operatori del settore ci hanno garantito che nella maggior parte dei casi» ciò è possibile, ha assicurato il ‘ministro’ dell’Economia, precisando che pure le aziende del settore hanno pubblicato delle linee guida da seguire.

Fino a 90 giorni per pagare le pigioni

Così come per i traslochi, anche per gli affitti Parmelin ha evocato il dialogo e il buon senso per trovare soluzioni condivise tra le parti. Resta il fatto che in questa situazione straordina­ria vi sono ad esempio bar, ristoranti o negozi che, essendo chiusi, non possono contare su alcuna entrata finanziari­a. Hanno quindi difficoltà a pagare l’affitto, con il conseguent­e rischio di ricevere ingiunzion­i o disdette. Per «ridurre la pressione», il Consiglio federale ha quindi deciso di prorogare da 30 a 90 giorni il termine di pagamento delle pigioni e delle spese accessorie per inquilini o commerci in mora, a causa delle decisioni ordinate dalle autorità per lottare contro la diffusione del coronaviru­s. E ciò vale per tutte le scadenze tra il 13 marzo e il 31 maggio. Alle stesse condizioni, è poi stato allungato da 60 a 120 giorni il termine di versamento di fitti scaduti. Inoltre, è pure stato prolungato «da due settimane a 30 giorni il preavviso per camere ammobiliat­e e posteggi», ha dichiarato Parmelin. Il contesto resta agitato e il rischio è che si arrivi a una serie di cause legali. Ma «stiamo seguendo il tutto da vicino», ha assicurato il ‘ministro’ dell’Economia, ricordando che la task-force sulla questione immobiliar­e, formata da rappresent­anti di tutte le parti, sta proseguend­o il suo lavoro in modo «intenso». Il gruppo di lavoro si è riunito telefonica­mente una prima volta mercoledì e, stando a Parmelin, «molti proprietar­i vogliono fare un gesto verso i loro locatari in difficoltà». Il consiglier­e federale ha poi ricordato che le aziende con problemi di liquidità possono fare affidament­o sugli aiuti finanziari varati dal governo.

Decisione ‘incomprens­ibile e assurda’ Secondo l’Associazio­ne svizzera degli inquilini (Asi), il mancato stop del governo ai traslochi “è in palese contrasto con la raccomanda­zione della Confederaz­ione ‘Restate a casa’ e incompatib­ile con le prescrizio­ni sanitarie”, si legge in una nota diffusa ieri. Si tratta dunque di una “decisione incomprens­ibile e assurda”. Per quanto riguarda gli affitti, la proroga a 90 giorni del termine di diffida per il pagamento delle pigioni in caso di mora “è una misura totalmente insufficie­nte”. Stando all’Asi, “è evidente che gli inquilini abitativi e commercial­i non troveranno i mezzi per pagare le pigioni scadute senza indebitars­i pesantemen­te”.

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KEYSTONE Il 'ministro' dell'Economia Guy Parmelin

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