Avanti coi traslochi e affitti più flessibili
Cambiare casa solo rispettando igiene e distanza
«Evitare il caos», dovuto a un eventuale divieto di traslocare. Per questo motivo, il consigliere federale Guy Parmelin, ieri ha annunciato che cambiare casa o appartamento sarà ancora possibile, a condizione che siano rispettate le note misure d’igiene e di distanza sociale. Il governo ha inoltre prolungato da 30 a 90 giorni i termini di pagamento degli affitti in caso di mora, riconducibile alle misure adottate contro il coronavirus. In questo ambito, il ‘ministro’ dell’Economia ha anche invitato locatori e inquilini a trovare soluzioni condivise.
Per molti inquilini la fine di questo mese rappresenta «una scadenza di trasloco ufficiale», ha sottolineato Parmelin. Infatti, normalmente, circa 50mila persone cambiano casa in questo periodo. Anche se la situazione è difficile, fermare tutte le operazioni di trasloco avrebbe «conseguenze giuridiche» rilevanti. Per evitare il caos, i cambiamenti di abitazione restano dunque autorizzati, a patto che si rispettino le raccomandazioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica. «Le ditte e gli operatori del settore ci hanno garantito che nella maggior parte dei casi» ciò è possibile, ha assicurato il ‘ministro’ dell’Economia, precisando che pure le aziende del settore hanno pubblicato delle linee guida da seguire.
Fino a 90 giorni per pagare le pigioni
Così come per i traslochi, anche per gli affitti Parmelin ha evocato il dialogo e il buon senso per trovare soluzioni condivise tra le parti. Resta il fatto che in questa situazione straordinaria vi sono ad esempio bar, ristoranti o negozi che, essendo chiusi, non possono contare su alcuna entrata finanziaria. Hanno quindi difficoltà a pagare l’affitto, con il conseguente rischio di ricevere ingiunzioni o disdette. Per «ridurre la pressione», il Consiglio federale ha quindi deciso di prorogare da 30 a 90 giorni il termine di pagamento delle pigioni e delle spese accessorie per inquilini o commerci in mora, a causa delle decisioni ordinate dalle autorità per lottare contro la diffusione del coronavirus. E ciò vale per tutte le scadenze tra il 13 marzo e il 31 maggio. Alle stesse condizioni, è poi stato allungato da 60 a 120 giorni il termine di versamento di fitti scaduti. Inoltre, è pure stato prolungato «da due settimane a 30 giorni il preavviso per camere ammobiliate e posteggi», ha dichiarato Parmelin. Il contesto resta agitato e il rischio è che si arrivi a una serie di cause legali. Ma «stiamo seguendo il tutto da vicino», ha assicurato il ‘ministro’ dell’Economia, ricordando che la task-force sulla questione immobiliare, formata da rappresentanti di tutte le parti, sta proseguendo il suo lavoro in modo «intenso». Il gruppo di lavoro si è riunito telefonicamente una prima volta mercoledì e, stando a Parmelin, «molti proprietari vogliono fare un gesto verso i loro locatari in difficoltà». Il consigliere federale ha poi ricordato che le aziende con problemi di liquidità possono fare affidamento sugli aiuti finanziari varati dal governo.
Decisione ‘incomprensibile e assurda’ Secondo l’Associazione svizzera degli inquilini (Asi), il mancato stop del governo ai traslochi “è in palese contrasto con la raccomandazione della Confederazione ‘Restate a casa’ e incompatibile con le prescrizioni sanitarie”, si legge in una nota diffusa ieri. Si tratta dunque di una “decisione incomprensibile e assurda”. Per quanto riguarda gli affitti, la proroga a 90 giorni del termine di diffida per il pagamento delle pigioni in caso di mora “è una misura totalmente insufficiente”. Stando all’Asi, “è evidente che gli inquilini abitativi e commerciali non troveranno i mezzi per pagare le pigioni scadute senza indebitarsi pesantemente”.