LA ‘LEX TICINO’
Basandosi sulla situazione epidemiologica, il Consiglio federale può autorizzare un Cantone a ordinare per un periodo limitato e per determinate regioni la limitazione o la cessazione delle attività di determinati settori dell’economia, se adempiute le seguenti condizioni: il Cantone non dispone di sufficienti capacità nell’assistenza sanitaria nemmeno dopo aver fatto ricorso al sostegno di altri Cantoni; è altamente probabile che i settori interessati non siano in grado di attuare i provvedimenti di prevenzione adottati dalla Confederazione; le parti sociali approvano la limitazione o la cessazione delle attività dopo essere state sentite; l’approvvigionamento della popolazione con beni d’uso quotidiano e l’approvvigionamento delle strutture sanitarie e delle loro aziende fornitrici sono garantiti; il funzionamento dei settori economici interessati è compromesso poiché vengono a mancare i lavoratori frontalieri.
ABITAZIONI
Il Consiglio federale ha deciso di: continuare ad autorizzare i traslochi; prorogare da 30 a 90 giorni i termini di pagamento degli affitti in caso di mora.
LAVORO RIDOTTO
In Svizzera 51’000 aziende hanno chiesto il lavoro ridotto. Si tratta di 606’00 lavoratori, ossia il 13% della popolazione attiva.
TEST COVID-19
12’161 positivi su 97’000 (dati di ieri). Ciò corrisponde a 11’500 test su un milione di abitante o a 6’800 test al giorno. In Ticino vengono svolti 350 test al giorno. L’80% risulta positivo. Su 100’000 abitanti i casi positivi sono 470 (la media svizzera è di 145).
AZIENDE / AMMINISTRAZIONE CANTONALE
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono svolti 5’440 controlli nelle aziende, sono state inflitte 27 multe e avviati 6 procedimenti. Dal 23 al 27 marzo sono stati effettuati 167 controlli, notificate 23 intimazioni, rilevate 26 aziende in fase di chiusura e riscontrati 3 casi problematici. La chiusura dell’amministrazione cantonale viene prolungata di una settimana.