‘Gente simpatica’ (e anche paziente)
In questi giorni è uno dei volti del #distantimavicini Rsi. Dalla sua casa della quarantena, sulla pagina facebook della tv, Pau-Lessi mostra l’album che sta lì, “fermo e incellophanato”, ma soprattutto lo studio con finestra sulla magnolia in fiore, la cucina che scarseggia di mozzarella, l’orto appena vangato e tutto il privato di Sebalter che più friendly di così non si può. «Sono un ottimista, ma anche un pragmatico realista. L’ottimismo non è un concetto aleatorio che casca dal cielo. A livello concreto, è giusto esserlo osservando il rigore richiesto, affinché la situazione ottimistica possa manifestarsi davvero». Lucida visione quella di Sebalter, un disco – ‘Gente simpatica’, anticipato dall’omonimo singolo – pronto per uscire il 13 marzo con tanto di concerti, il tutto rimandato a quando sarà. «Vivo le circostanze con sentimento ambivalente, vivo la criticità del momento da una parte e la chiamata alla responsabilità dall’altra. La criticità che ci spinge a trovare dentro di noi il meglio che abbiamo e che spesso e volentieri la nostra quotidianità un po’ più frenetica c’impone di soffocare. In questo periodo di sospensione c’è un nuovo spazio difficile da descrivere, diverso da quello che la mia attività mi concede».
Per uno che non ha mai utilizzato i social «in modo proattivo», ma più che altro «per le comunicazioni di servizio», Instagram è a suo modo uno di questi nuovi spazi: «In Italia sono più avanti. Ho seguito le dirette di molti degli artisti che amo e ho gradito. Così ne ho fatta una mia, nel giorno e all’ora del concerto saltato al Sociale. Ne ho sentito l’esigenza ed è stato apprezzato. Ora c’è un appuntamento fisso». Il nuovo spazio ha aperto anche a nuove canzoni e a nuovi e vecchi ascolti. «Loreena McKennitt, che in vita mia avevo già ascoltato tantissimo, e poi diversi brani della tradizione degli indiani d’America. Un percorso che non è pop, e non è rock».