‘Anche decisioni formali in videoconferenza’
Commissioni al lavoro. Hans Stöckli spiega come.
“La sessione straordinaria si farà. Sarà limitata ai temi legati alla crisi del coronavirus: i crediti (da 40 miliardi, ndr) a favore dell’economia, il servizio di sostegno dell’esercito alle autorità civili. Le commissioni possono riprendere il loro lavoro e riunirsi in videoconferenza. A precise condizioni: che la maggioranza dei membri lo desiderino, che la o il presidente sia d’accordo, che la complessità dei dossier lo permetta e che la confidenzialità delle discussioni sia garantita”. Il presidente del Consiglio degli Stati Hans Stöckli (Ps/Be) è “molto soddisfatto”. Ieri gli uffici del Nazionale e degli Stati si sono messi d’accordo sulle modalità di riaccensione della macchina parlamentare, il cui motore da metà marzo gira al minimo. La priorità: preparare la sessione straordinaria che si terrà dal 4 all’8 maggio – non a Palazzo federale, ma nei più ampi spazi espositivi di Bernexpo.
Le discussioni informali tra membri di una commissione possono svolgersi in videoconferenza. Questo era pacifico. Restava da chiarire un altro aspetto. Possono svolgersi ‘virtualmente’ anche le sedute commissionali che sfociano in decisioni formali? E se è il caso, a quali condizioni?
‘Una via di mezzo’
Il nodo sembra essere stato sciolto. Quella indicata (“all’unanimità”) è una “via di mezzo”, spiega a ‘laRegione’ Stöckli. “Le videoconferenze sono possibili per le sedute di commissione, alle condizioni che ho evocato. Anche decisioni formali possono essere adottate in questo modo. Non sarà possibile, per contro, tenere in videoconferenza le sedute plenarie del Nazionale e degli Stati previste per la sessione straordinaria”. “Abbiamo gettato le basi giuridiche, abbiamo testato il sistema: adesso vogliamo vedere come le commissioni utilizzeranno questo nuovo strumento”, afferma il ‘senatore’ bernese, già sindaco di Bienne.
La presidente della commissione della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale ha fatto sapere che la stessa si riunirà nella sala del Consiglio nazionale per rispettare la distanza sociale. Niente videoconferenze. “Ogni commissione – precisa Stöckli – è libera di scegliere se riunirsi fisicamente o virtualmente. Le due cose possono anche essere combinate. Un membro di una commissione impossibilitato a presenziare o a inviare un sostituto può collegarsi in videoconferenza con i colleghi di commissione riuniti a Berna. Spetta al presidente della singola commissione decidere”.
Così ha fatto ieri Isabelle Moret (Plr/Vd). La presidente del Nazionale ha autorizzato Marco Romano (Ppd) a collegarsi via ‘Skype for Business’ per la seduta della Conferenza di coordinamento, l’organo che riunisce gli uffici del Nazionale e degli Stati e che coordina i lavori delle due Camere. Il deputato momò vi fa parte in qualità di capogruppo del Ppd al Nazionale. Il collegamento è stato fatto “con piena soddisfazione dei colleghi e del sottoscritto”, dice Romano a ‘laRegione’. La piattaforma ‘Skype for Business’ garantisce però solo un livello di riservatezza “interno”. Non sufficiente per discutere oggetti classificati come ‘confidenziali’, si legge in una nota diramata dai Servizi del Parlamento.
In seduta al Bellevue
Gli uffici delle Camere hanno deciso che tutte le commissioni che lo desiderano – non solo quelle chiamate a esaminare i dossier legati al coronavirus, come quella dell’economia degli Stati che si è riunita ieri a Palazzo federale in una sala più ampia – possono riprendere subito il loro lavoro. Ciascuna avrà a disposizione mezza giornata. Una risposta indiretta alle critiche espresse da alcuni membri del Parlamento, non disposti a vedere la propria attività politica troppo limitata troppo a lungo. Per rispettare le norme igieniche, le riunioni delle commissioni del Consiglio degli Stati si svolgeranno nelle sale più grandi di Palazzo federale e nella sala del Consiglio stesso. Le commissioni del Nazionale si riuniranno invece al vicino Hotel Bellevue. La sessione estiva (2-19 giugno) è mantenuta. Servirà anzitutto a trattare i temi che le commissioni e il Consiglio federale hanno definito come prioritari. Gli uffici dei due Consigli decideranno luogo e condizioni per questa sessione al termine di quella straordinaria.