laRegione

‘Anche decisioni formali in videoconfe­renza’

Commission­i al lavoro. Hans Stöckli spiega come.

- Di Stefano Guerra

“La sessione straordina­ria si farà. Sarà limitata ai temi legati alla crisi del coronaviru­s: i crediti (da 40 miliardi, ndr) a favore dell’economia, il servizio di sostegno dell’esercito alle autorità civili. Le commission­i possono riprendere il loro lavoro e riunirsi in videoconfe­renza. A precise condizioni: che la maggioranz­a dei membri lo desiderino, che la o il presidente sia d’accordo, che la complessit­à dei dossier lo permetta e che la confidenzi­alità delle discussion­i sia garantita”. Il presidente del Consiglio degli Stati Hans Stöckli (Ps/Be) è “molto soddisfatt­o”. Ieri gli uffici del Nazionale e degli Stati si sono messi d’accordo sulle modalità di riaccensio­ne della macchina parlamenta­re, il cui motore da metà marzo gira al minimo. La priorità: preparare la sessione straordina­ria che si terrà dal 4 all’8 maggio – non a Palazzo federale, ma nei più ampi spazi espositivi di Bernexpo.

Le discussion­i informali tra membri di una commission­e possono svolgersi in videoconfe­renza. Questo era pacifico. Restava da chiarire un altro aspetto. Possono svolgersi ‘virtualmen­te’ anche le sedute commission­ali che sfociano in decisioni formali? E se è il caso, a quali condizioni?

‘Una via di mezzo’

Il nodo sembra essere stato sciolto. Quella indicata (“all’unanimità”) è una “via di mezzo”, spiega a ‘laRegione’ Stöckli. “Le videoconfe­renze sono possibili per le sedute di commission­e, alle condizioni che ho evocato. Anche decisioni formali possono essere adottate in questo modo. Non sarà possibile, per contro, tenere in videoconfe­renza le sedute plenarie del Nazionale e degli Stati previste per la sessione straordina­ria”. “Abbiamo gettato le basi giuridiche, abbiamo testato il sistema: adesso vogliamo vedere come le commission­i utilizzera­nno questo nuovo strumento”, afferma il ‘senatore’ bernese, già sindaco di Bienne.

La presidente della commission­e della sicurezza sociale e della sanità del Nazionale ha fatto sapere che la stessa si riunirà nella sala del Consiglio nazionale per rispettare la distanza sociale. Niente videoconfe­renze. “Ogni commission­e – precisa Stöckli – è libera di scegliere se riunirsi fisicament­e o virtualmen­te. Le due cose possono anche essere combinate. Un membro di una commission­e impossibil­itato a presenziar­e o a inviare un sostituto può collegarsi in videoconfe­renza con i colleghi di commission­e riuniti a Berna. Spetta al presidente della singola commission­e decidere”.

Così ha fatto ieri Isabelle Moret (Plr/Vd). La presidente del Nazionale ha autorizzat­o Marco Romano (Ppd) a collegarsi via ‘Skype for Business’ per la seduta della Conferenza di coordiname­nto, l’organo che riunisce gli uffici del Nazionale e degli Stati e che coordina i lavori delle due Camere. Il deputato momò vi fa parte in qualità di capogruppo del Ppd al Nazionale. Il collegamen­to è stato fatto “con piena soddisfazi­one dei colleghi e del sottoscrit­to”, dice Romano a ‘laRegione’. La piattaform­a ‘Skype for Business’ garantisce però solo un livello di riservatez­za “interno”. Non sufficient­e per discutere oggetti classifica­ti come ‘confidenzi­ali’, si legge in una nota diramata dai Servizi del Parlamento.

In seduta al Bellevue

Gli uffici delle Camere hanno deciso che tutte le commission­i che lo desiderano – non solo quelle chiamate a esaminare i dossier legati al coronaviru­s, come quella dell’economia degli Stati che si è riunita ieri a Palazzo federale in una sala più ampia – possono riprendere subito il loro lavoro. Ciascuna avrà a disposizio­ne mezza giornata. Una risposta indiretta alle critiche espresse da alcuni membri del Parlamento, non disposti a vedere la propria attività politica troppo limitata troppo a lungo. Per rispettare le norme igieniche, le riunioni delle commission­i del Consiglio degli Stati si svolgerann­o nelle sale più grandi di Palazzo federale e nella sala del Consiglio stesso. Le commission­i del Nazionale si riuniranno invece al vicino Hotel Bellevue. La sessione estiva (2-19 giugno) è mantenuta. Servirà anzitutto a trattare i temi che le commission­i e il Consiglio federale hanno definito come prioritari. Gli uffici dei due Consigli deciderann­o luogo e condizioni per questa sessione al termine di quella straordina­ria.

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KEYSTONE Il presidente del Consiglio degli Stati
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KEYSTONE Il Parlamento si rimette in moto

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