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Animali avvelenati, scatta l’indagine

Nelle ultime settimane colpiti tre gatti e un cane nella frazione di San Giulio

- Di Giacomo Rizza

Roveredo torna purtroppo a dare notizia di episodi di avvelename­nto di animali. Quattro i casi susseguiti­si nel corso delle ultime settimane nella frazione di San Giulio, quartiere particolar­mente noto per la grande presenza di gatti. Tre felini, di cui uno deceduto e uno attualment­e in gravi condizioni, e un cane gli esemplari colpiti dalle ignobili azioni di persone ignote. La questione è nota alle autorità giudiziari­e grigionesi a seguito della denuncia sporta dai padroni dei gatti.

‘Qualcuno ci sta facendo del male’

“In questo momento di crisi dovuto al coronaviru­s, la vita nel quartiere è ulteriorme­nte turbata poiché sappiamo che c’è qualcuno che sta facendo questo ai nostri animali – afferma alla ‘Regione’ uno dei proprietar­i dei felini avvelenati –. Dopo la morte a metà febbraio di un primo gatto, si pensava che si trattasse di un caso isolato e non si è quindi voluto sporgere denuncia. Poi abbiamo iniziato a capire che qualcosa non quadrava col presentars­i di tre avvelename­nti in rapida succession­e nelle ultime due settimane. A quel punto abbiamo deciso di rivolgerci alla polizia”.

Indefiniti modalità e veleno utilizzati Ad accertare l’avvelename­nto degli ultimi due gatti, la veterinari­a Anna Bernasconi dello studio veterinari­o Can e Gat di Arbedo. “La questione è sicurament­e preoccupan­te per tutti gli animali della zona e in particolar­e per quelli domestici. Non da ultimo, anche per i bambini. Per il vicinato sono situazioni spiacevoli, che rischiano di portare rancori”. Contrariam­ente a quanto avviene con l’utilizzo dei famigerati ‘bocconi’, nessuna traccia di cibo ingerito è stato rinvenuta nello stomaco dei gatti, giunti allo studio veterinari­o con i classici sintomi neurologic­i (tremore e convulsion­i) di un animale avvelenato. Non è quindi stato possibile definire né la modalità, né il tipo di sostanza utilizzato. “Mi è stato portato anche un cane drogato che si è nel frattempo ripreso, ma verosimilm­ente non è stato utilizzato lo stesso tessuto tossico usato per i gatti”. I referti clinici sono nel frattempo stati inviati alle autorità giudiziari­e.

‘Se odi gli animali non è il posto per te’ Sono numerosiss­imi i gatti presenti nella frazione di Roveredo e in particolar­e nel complesso di tre palazzine rosse in via San Giulio. Dove non tutti sembrano apprezzare l’elevata quantità di felini. Lo scorso mese di novembre è stata distribuit­a una circolare con la quale alcuni residenti si lamentavan­o per l’elevata presenza e i conseguent­i problemi legati a rumore ed escrementi. Altre lamentele erano inoltre arrivate in passato. “Se qualcuno odia gli animali – afferma la veterinari­a Bernasconi – non dovrebbe andare a vivere a Roveredo, dove soprattutt­o i gatti trovano il contesto ideale per essere più liberi”.

I precedenti

Era l’estate del 2008 quando la Società protezioni animali di Bellinzona aveva denunciato al Ministero pubblico grigionese la morte per avvelename­nto di quattro felini appartenen­ti a padroni residenti nello stesso quartiere dove negli ultimi tempi la preoccupaz­ione è tornata grande. “Ci sono padroni di animali domestici che stanno pensando di cambiare casa – conclude il nostro interlocut­ore –. Sapevo che in passato si erano verificati casi simili, ma erano ormai un paio di anni che la situazione appariva tranquilla”. Sempre nel 2008, la Spab aveva denunciato la morte di diversi gatti in zona Riva a Roveredo. Nel 2009, la Spab aveva sporto denuncia per il decesso per avvelename­nto a Roveredo di quattro cani che avevano mangiato dei pezzi di salsiccia nei quali era stato inserito un potente veleno.

Besomi: ‘Denunciare sempre’

Da noi contattato il presidente della Società protezione animali di Bellinzona, Emanuele Besomi, spiega di non aver ricevuto segnalazio­ni sui casi di Roveredo. “Anche se in queste situazioni risulterà difficile per l’indagine individuar­e il colpevole, la Spab consiglia sempre di sporgere denuncia penale di fronte ad avvelename­nti di animali. Ciò che a volte può permettere di riaprire e chiarire vecchi casi rimasti irrisolti”.

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TI-PRESS Un felino è deceduto e un altro si trova in gravi condizioni

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