Due parroci itineranti portano la benedizione
Nell’emergenza la parola di Dio arriva nelle case
Se i fedeli non possono recarsi in chiesa a pregare e seguire la messa, è il parroco (o, nel caso specifico, i parroci) che si recano da loro a portare la parola del Signore. Come Gesù, sono usciti dal tempio di Dio per andare tra il popolo. È successo domenica, in occasione della Celebrazione delle Palme, a Bosco Gurin. Siccome a causa della pandemia del coronavirus le funzioni religiose con concorso di fedeli nei luoghi di culto sono state sospese fino a nuovo avviso, due parroci, don Elia e don Maurizio, sono saliti da Cevio nel villaggio walser. Passando dinnanzi alle case del villaggio hanno benedetto, con il Santissimo Sacramento, tutti i membri della comunità esortandoli a tenere duro in questo difficile momento. «L’idea, originale, è della Parrocchia di Cavergno – spiega don Elia – che ce l’ha sottoposta per un parere. Una sorta di alternativa alla messa, soprattutto nelle zone discoste dell’alta Vallemaggia, dove il peso delle restrizioni sanitarie è più marcato dal momento che i pochi luoghi di incontro e socializzazione sono chiusi e la gente della comunità, in questo periodo, è più isolata. Così, grazie al passaparola e, in alcuni casi, a una circolare, abbiamo informato i parrocchiani e, osservando le dovute precauzioni, abbiamo deciso di lanciarci in questa benedizione itinerante. Il giro dei villaggi è a buon punto, ne mancano ancora alcuni in cui contiamo di arrivare oggi. Devo ammettere che la comunità, che ha ascoltato la parola del Signore dinnanzi alle proprie abitazioni, ha apprezzato questa proposta spontanea. Siamo addirittura sorpresi dall’accoglienza ricevuta anche da gente che non frequenta la messa».