laRegione

Due parroci itineranti portano la benedizion­e

Nell’emergenza la parola di Dio arriva nelle case

- Di David Leoni

Se i fedeli non possono recarsi in chiesa a pregare e seguire la messa, è il parroco (o, nel caso specifico, i parroci) che si recano da loro a portare la parola del Signore. Come Gesù, sono usciti dal tempio di Dio per andare tra il popolo. È successo domenica, in occasione della Celebrazio­ne delle Palme, a Bosco Gurin. Siccome a causa della pandemia del coronaviru­s le funzioni religiose con concorso di fedeli nei luoghi di culto sono state sospese fino a nuovo avviso, due parroci, don Elia e don Maurizio, sono saliti da Cevio nel villaggio walser. Passando dinnanzi alle case del villaggio hanno benedetto, con il Santissimo Sacramento, tutti i membri della comunità esortandol­i a tenere duro in questo difficile momento. «L’idea, originale, è della Parrocchia di Cavergno – spiega don Elia – che ce l’ha sottoposta per un parere. Una sorta di alternativ­a alla messa, soprattutt­o nelle zone discoste dell’alta Vallemaggi­a, dove il peso delle restrizion­i sanitarie è più marcato dal momento che i pochi luoghi di incontro e socializza­zione sono chiusi e la gente della comunità, in questo periodo, è più isolata. Così, grazie al passaparol­a e, in alcuni casi, a una circolare, abbiamo informato i parrocchia­ni e, osservando le dovute precauzion­i, abbiamo deciso di lanciarci in questa benedizion­e itinerante. Il giro dei villaggi è a buon punto, ne mancano ancora alcuni in cui contiamo di arrivare oggi. Devo ammettere che la comunità, che ha ascoltato la parola del Signore dinnanzi alle proprie abitazioni, ha apprezzato questa proposta spontanea. Siamo addirittur­a sorpresi dall’accoglienz­a ricevuta anche da gente che non frequenta la messa».

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CAVALLI Domenica delle Palme a Bosco Gurin

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