Lehmann si candida alla presidenza della Fis
In mani elvetiche dal 1951 grazie a Marc Hodler e Gian Franco Kasper, la presidenza della Federazione internazionale di sci (Fis) potrebbe restare rossocrociata. Tra i candidati alla presidenza figura infatti l’attuale numero uno della federazione svizzera Urs Lehmann. Inizialmente prevista in maggio, l’elezione slitterà almeno fino all’autunno a causa dell’emergenza coronavirus.
A favore del profilo del 51enne argoviese, i contatti da lui allacciati in questi anni e i riscontri positivi avuti al momento dell’annuncio della sua corsa alla poltrona di Kasper. «Ma nulla è ancora deciso», ha però commentato Lehmann, pur conscio della forza del suo dossier. Tra i suoi rivali, figurano il miliardario britannico-svedese Johann Eliach (65 anni), padrone della Head, e l’attuale segretaria della Fis Sarah Lewis. La 55enne inglese intende seguire le orme di Gian Franco Kasper, il quale diventò presidente proprio partendo dall’incarico di segretario generale.
Lewis, tuttavia, non fa certo l’unanimità, come testimoniato dal voto della sua federazione nazionale, andato a Johann Eliach. Da non sottovalutare il profilo del 52enne svedese Mats Arjes, vicepresidente della Fis, il quale nei mesi scorsi ha però sempre dichiarato di non essere interessato alla corsa.
Direttore della società farmaceutica Similasan da 10 anni, numero uno di Swiss-Ski, Lehmann appare sicuro di sé. «Il mio bilancio alla testa di Swiss-Ski si difende. Siamo tornati a vincere, le nostre strutture e le nostre finanze sono molto solide. Sono pronto per questa nuova sfida».
Per Swiss-Ski è pronto Barandun
In caso di elezione alla testa della federazione internazionale, Urs Lehmann dovrebbe rinunciare alla presidenza di Swiss-Ski per la quale è nel frattempo libero di sollecitare un nuovo mandato di quattro anni. Alla sua successione in ambito nazionale si candida Peter Barandun, 55enne grigionese presidente del Consiglio d'amministrazione di Electrolux, oggi suo vice in seno a Swiss-Ski.