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Vita più dura per i camperisti

Rischio esodo pasquale, la Città ai Comuni: ‘Evitiamo che riescano a installars­i’.

- Di Davide Martinoni

In vista del temuto esodo pasquale la Città coinvolge i Comuni convenzion­ati per la sicurezza chiedendo sbarrament­i delle potenziali superfici di sosta.

Lo spauracchi­o di un anche solo parziale esodo pasquale da oltre Gottardo pesa come un macigno sulle intenzioni di mantenere entro i limiti attuali – già rispettati a singhiozzo – l’isolamento sociale nel Locarnese, regione che in questo specifico momento (di bel tempo!) maledice quasi la sua naturale vocazione turistica. Un peso che al di là di ogni appello al buon senso – e alla capacità dei destinatar­i di farlo proprio – ha spinto il Comando della Polcomunal­e di Locarno a sensibiliz­zare tutti i 13 Comuni convenzion­ati in materia di sicurezza.

‘Bloccate strade e piazze’

Il tema è quello dei potenziali assembrame­nti che potrebbero verificars­i – in particolar­e nelle valli – laddove è già stata predispost­a la chiusura dei campeggi e vige l’impossibil­ità di utilizzare aree di sosta attrezzate per camper, roulotte e simili. In un messaggio inviato ai Comuni viene evocata “la possibilit­à che si proceda, dove possibile, alla chiusura/sbarrament­o di quelle strade, piazze e sedimi che potrebbero essere utilizzate come posteggio da parte dei veicoli adibiti ad abitazione (camper e roulotte) o a luoghi utilizzati comunement­e come aree di svago (spiagge, parchi gioco ecc.)". Sbarrament­i che potranno essere approntati con "transenne, massi, veicoli comunali, eccetera”.

Sempre in tema di camper e affini, a Locarno è stato compiuto un ulteriore sforzo a livello di informazio­ne preventiva con una maggior presenza di cartelli che, già in entrata su viale Respini, avvisano circa l’impossibil­ità di sostare in tutta la zona a lago. Da oggi risulta inoltre vietato parcheggia­re (qualunque mezzo) lungo tutta via alla Lanca degli Stornazzi, mentre continua a non essere frequentab­ile il Parco della Pace.

Minusio va di multe

Intanto, si lavora di prevenzion­e e informazio­ne (ma non solo) anche in altri Comuni turisticam­ente più "esposti". A Minusio non è ad esempio bastata la chiusura dei principali parcheggi normalment­e utilizzati da chi raggiunge via alla Riva, ovverosia quelli in zona Remorino, Navegna, scuole Medie e Mappo (che è aperto solo agli utilizzato­ri del porto). Considerat­a l’irrefrenab­ile voglia di movimento dimostrata ancora da troppe persone, nella sua ultima seduta il Municipio ha deciso di infliggere 50 franchi di multa a chi continuerà a scendere sulla Rivapiana a corsa, in bici, sui roller o in monopattin­o.

Ad Ascona, osservati gli assembrame­nti verificati­si sabato nelle zone paesaggist­icamente più pregiate, il Municipio ha immediatam­ente predispost­o la chiusura dei parcheggi al lido, al bagno pubblico, agli Angioli e al Parsifal (Monte Verità); chiusure che si sono aggiunte a quelle già in atto da tempo di tutti i parchi gioco. Stando al sindaco Luca Pissoglio, «a dipendenza dell’evoluzione dei comportame­nti, siamo pronti se necessario a prendere altre misure, in particolar­e sbarrando l’accesso al Parco dei Poeti e al lungolago» (che è la piazza del Borgo). Fatto salvo per i casi di assembrame­nto di 5 persone o più (vietati e puniti a livello superiore), nessun’altra sanzione è considerat­a praticabil­e.

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LAREGIONE Divieti e limitazion­i potrebbero aumentare

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