Anziani, spesa fino alle dieci
Il Consiglio federale: misure restrittive sino al 26 aprile
Non ci saranno stravolgimenti per la prossima settimana rispetto a quanto avvenuto fino a oggi: il fermo delle attività economiche non essenziali continuerà almeno fino al prossimo 19 aprile. Da lunedì prossimo, però, chi lavora da solo e non ha contatti con la clientela potrà svolgere la propria attività professionale. È il caso per esempio dei garagisti o degli imbianchini, per citare un esempio. Anche chi si occupa della cura del verde, sia esso pubblico o privato, potrà farlo senza chiedere autorizzazioni preventive allo Stato maggiore di condotta. «Queste imprese dovranno però impiegare non più di cinque persone e rispettate le norme igieniche e di distanza sociale», ha spiegato il presidente del Consiglio di Stato Christian
Vitta durante la conferenza stampa di aggiornamento. Si tratta di un allentamento delle misure di contenimento che rimangono comunque più restrittive rispetto al resto della Svizzera. «Il Ticino resta l’unico Cantone ad avere una ‘finestra di crisi’ autorizzata dal Consiglio federale e che verrà prolungata per un’altra settimana», ha spiegato ancora Vitta. Si tratta di «allentamento ponderato delle restrizioni, senza mettere a rischio la salute della popolazione». Ricordiamo che al governo è stato inoltrato un appello firmato da medici, politici e rappresentati della società civile a mantenere le attuali misure fino al 4 maggio. Attività commerciali, bar e ristoranti, cantieri e amministrazione cantonale restano chiusi fino al 19 aprile. Le aziende industriali, previa autorizzazione dello Stato maggiore cantonale di condotta, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, potranno impiegare contemporaneamente a regime ridotto 10 o meno persone (il limite fino alla fine di questa settimana è di cinque persone), sempre nel rispetto delle norme accresciute d’igiene e di distanza sociale. Nella valutazione delle autorizzazioni lo Smcc potrà consultare i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati e sarà chiamato a vigilare sul rispetto delle disposizioni decise dal governo. «Finora le autorizzazioni concesse alle aziende sono state un centinaio per un’occupazione di circa 3mila persone», ha ricordato Vitta. «Anche i movimenti alla frontiera, in entrata e uscita, sono calati dell’80% rispetto a prima dello scoppio della crisi sanitaria», ha invece ricordato Norman Gobbi, responsabile del Dipartimento delle istituzioni.
Anziani e spesa prima delle 10
L’altra novità riguarda gli over 65 che potranno recarsi a fare la spesa fino alle 10. In ogni caso, ha chiarito il governo, agli over 65 che si recheranno a fare la spesa oltre quest’orario, non verrà negato l’accesso ai negozi di generi alimentari. Si tratta dunque di un «caldo invito a non recarsi in negozio» ma non di un «divieto». È consigliato a queste persone di far capo alla rete di parenti e volontariato sociale organizzato dai Comuni per venire incontro alle esigenze quotidiane.
750 milioni di crediti garantiti per le Pmi Ammontano a più di 750 milioni di franchi i crediti Covid-19 erogati dalle banche per salvaguardare la liquidità delle piccole e medie imprese (Pmi) ticinesi, informa il consigliere di Stato Vitta. Inoltre il Cantone, come la Confederazione, ha deciso di rinunciare agli interessi di mora su tutti i crediti fiscali per l’intero anno 2020. In previsione di uno scenario economico delicato, ricorda Vitta, il Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) prevede l’istituzione a breve di un gruppo multilaterale (funzionari, economisti, imprenditori e sindacati) «per valutare interventi strutturali mirati a rilanciare l’economia del nostro cantone».
‘Superato il picco, ma non è finita’ «Abbiamo superato il picco e le strutture sanitarie hanno retto la prima ondata. Ma non è finita qui. Ora occorre andare avanti con disciplina e responsabilità», ha affermato il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) Raffaele De Rosa che ha anche ricordato come si sta «valutando un isolamento prudenziale ulteriore per i casi affetti da Covid-19 guariti e dimessi dagli ospedali».