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Misure restrittiv­e in vigore almeno fino al 26 aprile

Allentamen­to previsto per la fine del mese

- Di Fabio Barenco/Ats

Resteranno in vigore almeno fino al 26 aprile le misure adottate dal Consiglio federale per lottare contro la diffusione del coronaviru­s. E questo anche se le restrizion­i messe in atto «hanno avuto effetto», ha precisato la presidente della Confederaz­ione Simonetta Sommaruga, ringrazian­do tutta la popolazion­e. Il governo sta inoltre già valutando degli «allentamen­ti». Da un lato per cercare di attenuare i gravi danni subiti dall’economia e dall’altro perché le persone hanno ora bisogno di una «prospettiv­a» per il futuro.

Bar, ristoranti, negozi (esclusi quelli alimentari) e altri esercizi normalment­e aperti al pubblico rimarranno chiusi, così come le scuole e, parzialmen­te, le frontiere. E anche il divieto di assembrame­nto per più di cinque persone resterà in vigore almeno sino alla fine del mese. Una strategia che «fortunatam­ente» mostra ora i sui frutti. E questo grazie alla maggioranz­a della popolazion­e che ha fatto la sua parte, rispettand­o in particolar­e le regole di igiene e di distanza sociale. Di ciò «dobbiamo essere fieri», ha sottolinea­to Sommaruga ieri in conferenza stampa a Berna. Tuttavia, è solo continuand­o a rispettare le misure imposte che si potrà finalmente rendere meno rigide le restrizion­i. Il ‘ministro’ dell’Interno Alain Berset ha affermato che un allentamen­to delle misure – le cui tappe saranno oggetto della seduta di Consiglio federale del prossimo 16 aprile – potrà verosimilm­ente essere messo in atto per la fine del mese. Berset ha precisato che ad approfitta­rne saranno inizialmen­te quei settori nei quali è possibile rispettare le regole di igiene e di distanza sociale, che non provocano assembrame­nti e che non mobilitano un grande flusso di persone. Chiarament­e, anche l’evoluzione dell’epidemia giocherà un ruolo fondamenta­le in questa decisione.

Resta il fatto che «l’economia è fortemente colpita dalle misure» adottate finora, ha ribadito il consiglier­e federale Guy Parmelin: la disoccupaz­ione è salita al 3% e la produzione è crollata in media del 25%. Inoltre, circa il 30% degli impiegati beneficia delle indennità per il lavoro ridotto. Anche se fare previsioni attendibil­i è difficile, i possibili scenari congiuntur­ali sono decisament­e «cupi»: nella peggiore delle ipotesi, il Pil potrebbe scendere di oltre il 10%. Inoltre, secondo Parmelin, un tasso di disoccupaz­ione «fino al 7% potrebbe diventare realtà». Ieri il governo ha quindi annunciato nuovi aiuti: ha ad esempio esteso le indennità per il lavoro ridotto ai lavoratori su chiamata e sta anche valutando seriamente un sostegno finanziari­o all’aviazione. Compagnie aeree come Swiss potranno però essere supportate solo a «rigide condizioni», ha precisato Sommaruga: «I soldi dovranno rimanere in Svizzera e non potranno essere distribuit­i dividendi». Inoltre anche la casa madre dovrà contribuir­e in modo adeguato. Non vi sono invece state novità nell’ambito degli affitti, degli indipenden­ti toccati indirettam­ente dall’emergenza coronaviru­s, degli asili nido e nemmeno per quanto riguarda il sostegno ai media.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE

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