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Sindaco (quasi) guarito

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«Sto bene, sono però purtroppo ancora in quarantena, a causa della seconda positività». Sta meglio Eolo Alberti, sindaco di Bioggio, dopo aver contratto il Covid-19. Il contagio è avvenuto nella Casa comunale. «Un collega di Municipio mi ha detto che era risultato positivo lo scorso 12 marzo, per cui ci siamo messi tutti in quarantena per evitare il contagio con i colleghi e i funzionari. Da quel momento, tutte le riunioni le facciamo in videoconfe­renza. Nessuno di noi ha però capito la fonte di contagio».

«I primi sintomi sono stati di spossatezz­a, male quasi ovunque, alla testa, ai reni all’apparato digerente, perdita dell’olfatto, del gusto. Praticamen­te ho dormito per quattro giorni, dopodiché mia moglie mi ha accompagna­to all’ospedale per un controllo, mi hanno fatto il tampone e il giorno dopo mi hanno detto che ero risultato positivo al Covid-19». Quindi ha dovuto affrontare un altro periodo di quarantena? «Per forza, purtroppo sono ancora positivo. Ho anche un’asma dovuta a un’allergia a un polline che normalment­e non è così grave, però questo fatto mi ha provocato una doppia sofferenza ai bronchi e ai polmoni. Una brutta situazione perché non si capisce come evolve questo coronaviru­s. Ora sto molto meglio, la prossima settimana dovrei riuscire a fare qualcosa di più, questa stanchezza che pian piano sta passando, mi ha buttato giù, mi ha debilitato e faticavo a respirare». Un’esperienza vissuta a casa con la famiglia... «Tutti sono stati contagiati, mia moglie e i tre bambini in modo molto leggero quasi asintomati­co. Io, invece, purtroppo ho pure fatto una bronchite post-virus. Nel frattempo, siamo stati in famiglia e abbiamo aiutato i figli per la scuola. Non bisogna crogiolars­i a far nulla e soprattutt­o restare in forma con l’attività fisica». Purtroppo a distanza di quasi un mese era ancora positivo al secondo tampone. «È una malattia lunga e soprattutt­o essendo nuova è molto imprevedib­ile. Il rischio è che tante persone che hanno contratto il virus, siano ancora positive e questo mi preoccupa anche come sindaco. Non mi sento una vittima né l’unico ad aver contratto il Covid-19, tanti hanno vissuto l’esperienza, però è vero che si rischia. Ci vorrebbe tanta cautela prima di riaprire qualsiasi attività, non vorrei che partisse un’altra ondata».

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TI-PRESS Continuano a scarseggia­re

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