Leventina, Bellinzonese e Moesano i più colpiti
Di più Leventina, Bellinzonese e Moesano. Di meno Luganese e Valle di Blenio. A sud delle Alpi il coronavirus non ha colpito tutte le regioni allo stesso modo. Lo ha rivelato ieri sera la Rsi sulla base dei tamponi effettuati dall’Ente ospedaliero cantonale (Eoc), che costituiscono circa l’80% delle analisi condotte in Ticino. Una differenza regionale che potrebbe chiamare in causa il carnevale. La Leventina, con un tasso di quasi 11 casi positivi ogni 1’000 abitanti (10,86) è al primo posto, seguita dal Bellinzonese (10,14 casi per mille) e dal Moesano (10,01). Seguono la Riviera (con 9,68 casi ogni mille abitanti) e il Mendrisiotto (8,42), la Valle Maggia (6,03) e il Locarnese (5,43). Meno toccati il Luganese (3,48) e la Valle di Blenio (2,82). Le differenze sarebbero parzialmente spiegabili con il fatto che l’Eoc ha effettuato più analisi, a parità di popolazione, nelle regioni che risultano tra le più toccate. «Quando si cerca, si trova», ha commentato Paolo Ferrari, capo area medica dell’Ente ai microfoni della Rsi. Il maggior numero di strisci nelle Tre Valli, aggiunge, potrebbe essere dovuto al fatto che i medici di quelle regioni hanno inviato meno richieste di analisi ai laboratori privati. Tuttavia, commenta ancora Ferrari, “potrebbe anche sollevare il sospetto che il carnevale sia stato un vettore di trasmissione”.
Su oltre 7’800 tamponi, il 28,5% è risultato positivo (la media svizzera è attorno al 15%). Si trattava di persone di età media pari a 61 anni, in leggera prevalenza donne. Tuttavia il 59,2% dei ricoveri all’Eoc sono uomini.