Il Festival a casa I film di Locarno sulle piattaforme
UNA BELLA SELEZIONE
Il Locarno Film Festival, esprimendo più volte tutta la vicinanza possibile a chi lavora nel settore cinematografico, ha deciso di stilare una lista dei film passati nel corso degli anni al Festival e attualmente disponibili sulle principali piattaforme di streaming. Dalle più famose come Swisscom TV, Netflix, Amazon Prime Video, RTS, Apple TV, Sky, alle più dedicate quali MUBI, artfilm.ch, Filmingo, Cinefile, UniversCiné, Fandor, danno l’accesso ai film nel rispetto dei diritti concessi nel nostro Paese.
NON SOLO FILM
Sempre sui vari profili social del Festival vengono proposte giorno per giorno le masterclass, le conversazioni con il pubblico e le interviste degli ospiti che Locarno ha accolto negli ultimi anni. Una collezione vasta ed eclettica per riascoltare le parole o leggere i pensieri delle donne e degli uomini che hanno fatto grande il cinema. Come ad esempio gli interventi con Alejandro Jodorowsky, Pardo d’onore nel 2016, che lo scorso ottobre con il suo ultimo film Psicomagia ha riempito, come in tutto il mondo, anche alcune sale cinematografiche della Svizzera italiana.
PIAZZA GRANDE
Proiettato in Piazza Grande nel 2018, Un nemico che ti vuole bene è il film di Denis Rabaglia, fruibile su Swisscom TV, che ha per protagonista Diego Abatantuono. Una commedia che vira nel noir con una domanda di fondo: e se fosse vero che ognuno di noi ha un nemico da eliminare? Enzo Stefanelli è un professore di astrofisica dalla vita familiare e professionale alquanto sterile. Uomo snobbato su tutti i fronti, Stefanelli un giorno salva la vita a un killer di professione. Riconoscente, questi gli promette di trovare e uccidere un suo nemico, chiunque egli sia.
DA RIVEDERE
Ecco un film che è stato in concorso a Locarno nel 1983. Su MUBI, la piattaforma dedicata ai film d’autore, è visibile infatti Sans Soleil di Chris Marker descritto come “un diario di viaggio sperimentale che intreccia filmati da tutto il mondo, trasportando lo spettatore in un percorso filosofico sulla natura del tempo e dei ricordi”. L’opera è costruita attorno al discorso di un cameraman fittizio, Sandor Krasna, che nei suoi interventi delinea la fragilità umana in un susseguirsi di suggestioni, citazioni e scorci paesaggistici. In parte documentario, saggio poetico e diario di viaggio, Sans Soleil affronta la riscrittura della memoria.