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Lo Swiss Press Award passa dalla Regione

Il servizio su Ghiggia tra i lavori selezionat­i

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Andrea Manna e Jacopo Scarinci della Regione sono tra i “nominati” allo Swiss Press Award. Il loro articolo ‘Le frontalier­e di Ghiggia’, pubblicato il 27 settembre durante la campagna elettorale per le federali, è stato selezionat­o per la categoria testo. Il candidato per la Lega al Consiglio degli Stati Battista Ghiggia, nonostante il “prima i nostri” del suo programma, dal 2005 al 2018 ha assunto dodici segretarie frontalier­e, più una collaborat­rice domestica. Tra i nominati, anche due produzioni Rsi: Alessandro Bertellott­i con il documentar­io radiofonic­o “Natale col pane bianco” e Alice Pedrazzini e Giuseppe Bucci con la loro produzione “Io mi chiamo Nina e fra 20 anni…”.

I riconoscim­enti verranno assegnati il 29 aprile. La tradiziona­le cerimonia di premiazion­e ha dovuto essere annullata a causa della pandemia.

Le 15 produzioni “nominate” offrono uno spaccato della molteplici­tà giornalist­ica elvetica, rivelandos­i in alcuni casi premonitri­ci. Sibilla Bondolfi, Carlo Pisani e Daniel Rihs su swissinfo.ch lo scorso 9 ottobre hanno pubblicato “Telearbeit in den Bergen” (telelavoro sulle montagne). In parte profetico, nell’attuale contesto pandemico, è anche il lavoro “Ebola, une épidémie de méfiances” (Ebola, un’epidemia di diffidenze), diffuso dal primo canale della radio romanda Rts lo scorso 7 settembre. Va anche segnalata l’inchiesta “La Suisse sous couverture” (La Svizzera sotto copertura), pubblicata sul sito di Rts in novembre, di Mehdi Atmani e Alexandre Bugnon sul patto tra servizi segreti statuniten­si e la Crypto AG di Zugo, vicenda venuta tuttavia a conoscenza del grande pubblico solo attraverso la trasmissio­ne Rundschau della television­e svizzerote­desca Srf verso la metà di febbraio.

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L'assegnazio­ne dei premi (senza cerimonia): il 29 aprile

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