Turismo fermo fino al 2022
Berset: ‘Si vuole riaprire, ma dobbiamo evitare che l’epidemia riprenda dinamismo’
«Solo a partire dal 2021 ci sarà una certa ripresa per il turismo, con quello internazionale che non ripartirà prima della metà dell’anno prossimo. Ma una vera ripresa non si concretizzerà prima del 2022». Sono dati piuttosto drammatici quelli portati ieri da Eric Jakob, capo della Direzione per la promozione della piazza economica, durante la conferenza stampa svolta a Berna. «Il turismo è un settore particolarmente toccato da questa pandemia – ha aggiunto Jakob –: ha subito un calo della domanda tra l’80 e il 95% e più del 90% delle aziende ha fatto ricorso al lavoro ridotto». Per questo si sta pensando a un programma di promozione del turismo, «partendo dal turismo interno, nazionale, con l’incentivo alle vacanze in Svizzera». In prospettiva, ha assicurato il funzionario della Seco, vi sono numerose possibilità di supporto allo studio, ma «in primo luogo si tratta di sopravvivere».
La pressione per la riapertura
«I numeri riguardanti i nuovi casi confermati di coronavirus, come anche i decessi, sono in calo costante, ma bisogna rimanere vigili», ha dichiarato dal canto suo Patrick Mathys dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). «Capiamo che c’è pressione per riaprire da parte di tutti – ha precisato Mathys –, ma abbiamo l’esigenza di evitare che l’epidemia riprenda un certo dinamismo, per cui bisogna andare con i piedi di piombo. Non c’è una soluzione giusta per tutti». La curva dei contagi è positiva, ha aggiunto il responsabile della sezione di crisi e della collaborazione internazionale presso l’Ufsp, «tuttavia non bisogna abbassare la guardia».
Un concetto ripreso anche dal consigliere federale Alain Berset, in visita ieri nei Grigioni: «Siamo ancora in una situazione di crisi: stiamo cercando di gestirla, ma non è superata. Bisogna continuare a mantenere le distanze e lavarsi le mani spesso». Importante, ha aggiunto Berset, sarà trovare una via giusta per riaprire. «Quello che abbiamo fatto finora ha funzionato, non vogliamo mandare tutto alle ortiche solo perché si vuole ripartire troppo velocemente».