Oltre 35 positivi al Covid tra il personale della Carità
Il direttore: piccola percentuale su 1’200 impiegati
Il contagio da coronavirus tra medici, infermieri e operatori sanitari in questo periodo crea preoccupazioni tra chi è al fronte. Alla Carità di Locarno, centro Covid-19 designato dall’Ente ospedaliero cantonale (Eoc), la questione è stata affrontata con estrema serietà sin dall’inizio della pandemia. Ad oggi, stando alle indicazioni forniteci dal direttore dell’ospedale Luca Merlini e dal direttore sanitario Michael Llamas, tra il personale della struttura sono risultati positivi al test poco più di 35 impiegati. «I numeri sono bassi s· piega Merlini. ·Una percentuale molto piccola se si considera la totalità dei dipendenti, attualmente 1’200. Siamo riusciti a contenere il contagio con misure di protezione adeguate e con un’istruzione mirata. Va anche detto che abbiamo sempre potuto disporre del materiale necessario». Come si è mosso l’ospedale per il personale risultato positivo al test? «Chi aveva sintomi, ha dovuto mettersi da parte, con una quarantena di almeno 10 giorni a casa. Il rientro sul posto di lavoro è stato consentito solo dopo 48 ore senza manifestazioni di sintomi. Va detto ·conclude Merlini · che fra i dipendenti non sono stati registrati, per fortuna, casi gravi».
Un altro aspetto che suscita timori tra chi si occupa dei pazienti Covid è il possibile contagio all’interno delle sezioni. Llamas però rassicura: «Secondo le nostre analisi non vi è stata un’epidemia di contagi tra chi opera nell’ospedale. La conferma ci viene dal fatto che gli impiegati che hanno contratto il virus erano sparpagliati nei diversi reparti. Un discorso che a mio avviso vale per tutte le strutture dell’Eoc».