In futuro verranno fatti più test
In Ticino circa la metà dei decessi per coronavirus è avvenuta nelle case per anziani, «129 finora», ha precisato il medico cantonale Giorgio Merlani, in collegamento Skype dal suo ufficio, «mentre sono 175 i residenti nelle strutture per anziani attualmente positivi al virus e 27 quelli ricoverati». Il medico cantonale ha poi indicato che ogni giorno in Ticino vengono fatti tra 100 e 150 test, di cui «il 20% circa risulta positivo». Il numero dei test giornalieri, ha aggiunto Merlani, potrebbe aumentare in futuro: «Superata la fase acuta non ci limiteremo più a fare i test soltanto per confermare i casi a rischio, ma ne faremo di più per andare a cercare la malattia là dove sarà ancora in circolazione».
‘Abbiamo riscoperto professioni d’importanza sistemica’
«La crisi non si esaurisce con la fine della fase più acuta» ha affermato nella conferenza stampa tenutasi a Bellinzona il presidente del governo Christian Vitta. «Continueremo a monitorare la situazione e interverremo di nuovo, se necessario, con misure più restrittive». Ad accompagnare Vitta c'erano i presidenti della deputazione ticinese a Berna e del Gran Consiglio, Marina Carobbio e Claudio Franscella. Per il presidente del governo ticinese ora bisogna cominciare a pensare al rilancio del Canton Ticino. Sulle misure specifiche per sostenere la ripresa economica, Vitta ha posto l’accento sulla necessità d’incentivare e valorizzare il consumo a chilometro zero. Mentre sulle proposte avanzate da diversi economisti per promuovere la ripresa sostenendo direttamente il potere d’acquisto e i consumi (ad esempio con un reddito universale di base) il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (Dfe) non si è sbilanciato: «Il consumo funziona se c’è fiducia». Infine ha ricordato che «l’occupazione sarà sotto forte pressione nei prossimi mesi». Dal canto suo Marina Carobbio ha evidenziato che «la Svizzera e il mondo intero hanno riscoperto certe professioni d’importanza sistemica: la cura delle persone, la sanità, le pulizie, la sicurezza, l’industria alimentare, la distribuzione e la logistica. In molti casi si tratta di lavori che non sono ben retribuiti, e molto spesso eseguiti da donne. Questi temi saranno importanti per il dopo crisi».
‘La democrazia non è mai stata interrotta’ Per il parlamento «sono cambiati il ritmo e le modalità di lavoro ma siamo riusciti ad andare avanti lo stesso – ha assicurato Claudio Franscella, presidente del Gran Consiglio –. La democrazia non è mai stata interrotta». La prossima seduta ordinaria del parlamento, extra muros, si terrà il 25 maggio.