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Primo calo dei malati in Italia

Disputa politica tra le Regioni e il governo

- Ansa/Red

È calato per la prima volta il numero dei malati di coronaviru­s in Italia. Una diminuzion­e minima, solo 20 positivi in meno rispetto a domenica, ma importante dal punto di vista simbolico, aggiungend­osi ai segnali incoraggia­nti: a due mesi esatti dall’inizio dell’emergenza e dopo 40 giorni di lockdown, il totale dei ricoverati nelle terapie intensive è di 2’573, 62 in meno di domenica. In calo anche i malati in 12 regioni – ma non in Lombardia e in Piemonte – con Umbria, Basilicata, Calabria e Sardegna senza vittime. Che tuttavia ieri sono state ancora 454. Numeri che non consentono di sciogliere il nodo sul quale da giorni si sta consumando il confronto sempre più acceso tra governo e Regioni sulle modalità della riapertura in vista del 4 maggio. L’esecutivo di Giuseppe Conte è sempre più orientato a un avvio differenzi­ato della fase 2, mentre i presidenti del Nord premono per un’unica data per tutto il Paese.

Come si ripartirà? Il dato da cui iniziare sono le analisi degli esperti che da giorni ripetono che, benché il dato complessiv­o confermi la discesa dei contagi, il virus continua a muoversi in maniera non uniforme, con alcuni territori che fanno molta più fatica di altri a uscire dall’emergenza. Secondo l’Osservator­io nazionale sulla salute nelle regioni italiane, proprio la Lombardia, assieme alle Marche, sarà l’ultima regione ad avere zero nuovi casi, non prima del 28 giugno.

La Germania prova a ripartire

I primi passi verso la nuova normalità in Germania sono stati segnati ieri dalla riapertura dei negozi, mentre i liceali hanno iniziato le prove di maturità in alcuni Länder, a scuole per il resto ancora chiuse.

Ma le proteste e le pressioni da parte di chi vorrebbe accelerare la cosiddetta fase 2 preoccupan­o Angela Merkel, comparsa di nuovo davanti alla stampa per sollecitar­e al rispetto delle misure. “Non dobbiamo mai perdere di vista che siamo ancora alle prime battute di questa pandemia, non dobbiamo sentirci al sicuro neppure per un istante”, ha avvertito la cancellier­a.

Sono stati riaperti i negozi fino a 800 metri quadrati e in diversi Länder è stato annunciato l’obbligo (come in Baviera e Turingia) della mascherina nei luoghi pubblici. I presidenti della Baviera e del Nordreno-Vestfalia ritengono che potrebbe ripartire anche la Bundesliga: a porte chiuse, dal 9 maggio. I casi di infezione sono 145’743 e i morti 4’642.

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KEYSTONE Il passo giusto

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