‘Pronti a riprendere a porte chiuse’
Per il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin, i Campionati europei sono pronti a riprendere a porte chiuse. L’obiettivo è quello di limitare la crisi finanziaria causata dalla sospensione delle competizioni a causa della pandemia di coronavirus. «Penso che ci siano delle opzioni che ci permettono di far ripartire coppe e campionati e di portarli a buon fine – spiega Ceferin in un’intervista al Corriere della Sera –. Potremmo dover ripartire senza spettatori, ma la cosa più importante, credo, è far giocare le partite».
Secondo il numero uno dell’Uefa, «è troppo presto per dire che non possiamo chiudere la stagione. L’impatto sarebbe terribile per i club e le leghe. È meglio giocare a porte chiuse che non giocare affatto», ha continuato Ceferin, che crede anche che una rinascita «in tempi così difficili porterebbe gioia alla gente e una qualche forma di ritorno alla normalità, anche se le partite possono essere guardate solo in televisione. Se le misure di sicurezza saranno rispettate e le autorità daranno il via libera, l’addestramento potrebbe riprendere come gli altri».
Per Ceferin, se i campionati riprenderanno «abbastanza presto», allora la Champions League e l’Europa League potrebbero essere «giocate in parallelo» senza alcuna scadenza per le finali. Lo sloveno ha detto di non essere favorevole a una stagione che si protragga fino a settembre e ottobre perché «avrebbe un impatto enorme» sul periodo 2020/21. «Possiamo finire, ma nel rispetto delle decisioni delle autorità», aggiunge, sottolineando che «la priorità» rimane «la salute dei tifosi, dei giocatori e degli allenatori».
Al riguardo di quei Paesi che hanno già annunciato la fine della stagione, come il Belgio, Ceferin ha precisato che «i loro casi saranno esaminati dal Comitato esecutivo».