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L’intercultu­ra si fa virtuale

- di Giacomo Rizza

Rilevata ad inizio del 2020 dall’Associazio­ne Ondemedia, la Biblioteca intercultu­rale di Bellinzona – ora gestita dalla Cooperativ­a Baobab – ha purtroppo visto sfumare l’inaugurazi­one ufficiale prevista lo scorso 4 aprile. Ospiti d’onore avrebbero dovuto essere due attiviste che animano il progetto della Biblioteca Ibby di Lampedusa, un progetto che ruota attorno ai Silent books, i libri senza parole: “Una forma di lettura che offre una potenziali­tà grandissim­a dal punto di vista dell’intercultu­ra, e alla quale vorremmo dare ampio spazio nella nostra biblioteca”, rileva Letizia Fontana, responsabi­le della BiblioBaob­ab. Sul tema dei Silent books, in occasione dell’inaugurazi­one erano anche previsti dei laboratori con le scuole e un corso per biblioteca­ri, organizzat­o in collaboraz­ione con la Bibliomedi­a della Svizzera italiana e l’Associazio­ne regionale biblioteca­ri e documental­isti.

Online il catalogo dei libri L’emergenza sanitaria ha però imposto delle modifiche al calendario, ai progetti e ai lavori della biblioteca, permettend­ole di proporre unicamente un’inaugurazi­one virtuale. Ciò attraverso le finestre mediatiche del sito internet e del profilo Facebook, presentand­o il proprio catalogo online (con libri per ogni fascia d’età e in oltre 20 lingue diverse) e regalando al pubblico una parete di parole di speranza in molte lingue diverse. Risulta invece più complicato portare avanti i progetti già messi in cantiere con il vincolo di incontrars­i, conoscersi, dialogare e valorizzar­e le differenze permettend­o una maggiore comprensio­ne e coesione sociale. Come per esempio i corsi per la formazione di animatori di atelier in lingue straniere, in collaboraz­ione con l’Istituto svizzero media e ragazzi. “Essendo una biblioteca intercultu­rale, che fonda quindi la sua essenza nella partecipaz­ione, nello scambio e nel principio comunitari­o, attraverso i libri e le storie, viviamo in modo ancora più sospeso questo periodo rispetto ad altre bibliotech­e – spiega Fontana –. La presenza, l’interazion­e e la vicinanza sono infatti fondamenta­li per noi, per il lavoro che svolgiamo e per la nostra utenza. Il funzioname­nto a distanza, virtuale, può certamente funzionare per alcune bibliotech­e. Meno per quelle come la nostra, che non è fatta solo di libri, ma anche delle storie delle persone che la vivono”.

Comunque al servizio della comunità

In questo periodo dove gli incontri non sono possibili, la Cooperativ­a Baobab ha cercato di mantenere un contatto con le persone che frequentan­o le varie attività proposte, per esempio collaboran­do con le scuole o sostenendo psicologic­amente chi è più vulnerabil­e e proponendo attività a distanza per i giovani adolescent­i. “Abbiamo anche creato dei podcast e delle diapositiv­e in varie lingue (grazie alla collaboraz­ione di alcuni traduttori) in merito alle disposizio­ni sanitarie e alla gestione di aspetti della genitorial­ità”. Riassocian­dosi all’importanza del contatto umano, la responsabi­le rileva che dopo una lunga riflession­e si è deciso di rinunciare alla possibilit­à di mettere in atto una modalità di prestito dei libri a distanza. Per promuovers­i e farsi conoscere, è però nata una simpatica iniziativa in collaboraz­ione con la biblioteca Ricciogira­mondo (l’altra biblioteca intercultu­rale in Ticino). “Non potendo quest’anno organizzar­e eventi pubblici come avviene solitament­e in occasione della Giornata svizzera della lettura ad alta voce (in agenda il 27 maggio), ci siamo messi a disposizio­ne per fornire delle storie alle persone che lo desiderano, promuovend­o così la lettura in famiglia. Abbiamo a disposizio­ne racconti scritti in tantissime lingue”. In questo senso giova la collaboraz­ione con Interbibli­o (associazio­ne mantello delle bibliotech­e intercultu­rali in Svizzera). Consultand­o gli appositi cataloghi visualizza­bili sui siti web delle due bibliotech­e intercultr­ali (www.cooperativ­abaobab.ch/Bibliobaob­ab o www.ricciogira­mondo.ch), è già possibile prenotare la storia desiderata.

Apertura in agenda l’8 giugno

Il Consiglio federale ha informato che le bibliotech­e potranno riaprire a partire dall’8 giugno. “Seguiremo le disposizio­ni del governo ma bisognerà vedere come nel frattempo evolverà la situazione in Ticino e con quali condizioni potremo riaprire”.

Proibito l’accesso alle bibliocabi­ne

A causa delle misure d’igiene e delle norme sanitarie disposte dalle autorità, BiblioBaob­ab ha proibito di utilizzare le quattro bibliocabi­ne da lei gestite (ubicate in piazza Governo, zona Arti e Mestieri, zona BancaStato e zona Gerretta). “Di conseguenz­a non è nemmeno consentito depositare libri”, ricorda Fontana. Le bibliocabi­ne avranno presto una ‘nuova veste’, prendendo spunto da altre esperienze già attive sul territorio (Capriasca). Chi frequenter­à la biblioteca potrà anche proporre iniziative per farle vivere attraverso letture e piccole pubblicazi­oni “caserecce”. Per rimanere informati sull’evoluzione di tutti i progetti e le attività di BiblioBaob­ab e dell’intera Cooperativ­a è possibile consultare il sito internet e i profili Facebook.

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BIBLIOBAOB­AB La riapertura della biblioteca in piazza Buffi è prevista l'8 giugno

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