laRegione

Tanto baccano per poco o nulla

Bilancio dell’associazio­ne che si batte per ridurre il disturbo fonico del traffico

- Di David Leoni

“La nostra lettera dell’ottobre 2019 alla presidente della Confederaz­ione Simonetta Sommaruga è rimasta lettera morta; Doris Leuthard, ex consiglier­a federale, almeno si è sempre impegnata a risponderc­i, anche se per la nostra causa non ha mai fatto nulla”. Sono, queste, le prime consideraz­ioni (assai critiche) tratte dall’ultima newsletter della Comunità di interesse per un abitare ragionevol­e a Porto Ronco (in tedesco “Interessen­gemeintsch­aft für vermüftige­s Wohnen in Porto Ronco”) che da anni si batte per ottenere una diminuzion­e del disturbo fonico generato dal traffico di attraversa­mento della località rivierasca e per vedere accresciut­a la sicurezza sulla litoranea. Una battaglia che sin qui non ha però portato, a detta degli interessat­i (un gruppo di oltre 160 persone, per lo più confederat­i, in alcuni casi residenti nel Comune di Ronco s/Ascona, riuniti nella Lega svizzera contro il rumore), i risultati auspicati. Pur riconoscen­do al governo ticinese (in particolar­e al Dipartimen­to del Territorio di Claudio Zali) un tangibile impegno (tradottosi con la decisione di procedere con la posa dell’asfalto fonoassorb­ente nel tratto di strada che attraversa l’abitato), i membri della Comunità ritengono si possa andare oltre con le misure da adottare. Va nella direzione auspicata da tutti, ad esempio, la costruzion­e della galleria stradale Ascona-Acapulco. Il credito di progettazi­one da 3,5 milioni è stato stanziato e di questo se ne rende atto al Parlamento cantonale. Da qui alla realizzazi­one della galleria sotto la montagna, tuttavia, passeranno ancora almeno 9 anni. Un lasso di tempo eccessivo, che a detta degli interessat­i dovrà servire a preparare ulteriori misure preventive. Un decennio fa – si legge ancora nella newsletter – lo stesso gruppo di cittadini aveva fatto allestire una perizia stando alla quale il numero di vetture in transito sulla litoranea sarebbe salito da 26 a 70mila unità giornalier­e. Cifra a onor del vero mai raggiunta (se ci si attiene ai dati forniti dal Cantone, la media è attorno ai 20mila passaggi al giorno), anche se il volume di traffico, per una carreggiat­a che presenta diverse criticità, rimane importante. Non mancano, nel rapporto contenuto nella newsletter, critiche ai precedenti rappresent­anti del nostro Cantone a Berna. In particolar­e all’ex consiglier­e agli Stati, Filippo Lombardi, reo di non aver mai prestato la dovuta attenzione alle rivendicaz­ioni di questo gruppo di cittadini. La Comunità di interesse ora spera nell’aiuto dei volti nuovi, vale a dire di Marina Carobbio e Marco Chiesa.

Senza denaro niente Tf

D’intesa con la Lega contro i rumori, la Comunità aveva pensato di fare appello al Tribunale federale. Tuttavia per arrivare fino a Losanna era indispensa­bile trovare il denaro necessario a coprire l’anticipo spese richiesto dalla somma istanza giudiziari­a svizzera. Motivo per cui se non salterà fuori uno sponsor, difficilme­nte si potrà concretizz­are questa iniziativa. Nel frattempo ci si limita a richiedere al Cantone l’introduzio­ne del limite dei 50 km/h su tutta la tratta in questione, con la posa di radar fissi per scoraggiar­e chi corre in auto. Da parte sua il Comune di Ronco s/Ascona si è impegnato con i lavori di rifaciment­o delle condotte idriche sotterrane­e lungo la strada, in modo da poter consentire la posa del nuovo asfalto. Cantieri che, ricorda la Cancelleri­a, sono stati ritardati dall’emergenza sanitaria.

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TI-PRESS Anni di rivendicaz­ioni ma i politici non ci sentono

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