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Il Berna con Kossmann?

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Nonostante l’epilogo di regular season disastroso, con il mancato accesso ai playoff poi cancellati dall’emergenza coronaviru­s, il Berna potrebbe decidere di confermare sulla sua panchina Hans Kossmann, 58enne tecnico già dell’Ambrì era arrivato nella capitale per provare a salvare la situazione dopo il licenziame­nto su due piedi di Kari Jalonen, a fine gennaio. Stando a quanto lascia intendere

infatti, dopo settimane di inattività e di mancati incassi a causa della pandemia, il Berna starebbe meditando di prolungare il contratto a Kossmann, il cui ingaggio sarebbe meno oneroso rispetto a quello di altri potenziali candidati (fino al cinquanta per cento in meno di un allenatore di grido, sostiene il portale Watson). Un’ipotesi da non escludere, secondo il general manager del Berna Marc Lüthi. Il quale però sottolinea. «Fintanto che non sapremo come si ripartirà e quando, non metteremo sotto contratto nessuno».

Intanto, secondo quanto anticipa dal quotidiano ‘Neue Zürcher Zeitung’, la maggioranz­a dei club di Lega nazionale A sarebbe d’accordo sul principio di non iniziare la stagione venerdì 18 settembre nel caso in cui vigesse ancora l’obbligo di giocare in stadi vuoti. Dopo l’allarme lanciato dall’ex titolare della cattedra di epidemiolo­gia all’Università di Basilea, Marcel Tanner, secondo il quale non si potranno disputare partite aperte al pubblico finché non sarà trovato un vaccino. «Tutti i club poggiano le loro fondamenta economiche su tre o quattro pilastri, e uno di questi sono gli spettatori paganti: se anche solo un pilastro dovesse mancare, tutto il sistema crollerebb­e» è la risposta di Peter Zahner, Ceo degli Zsc Lions. In altre parole: niente pubblico, niente hockey.

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KEYSTONE Zahner: niente pubblico, niente hockey

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