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‘Ripartire dalle donne per superare la crisi’

- Di Generoso Chiaradonn­a

«La crisi economica che sta per arrivare rischia di emarginare ancora di più la componente femminile della nostra società». È quanto pensa Marialuisa Parodi, presidente di Faft Plus, la Federazion­e delle associazio­ni femminili ticinese. «Le donne lavorano in settori più colpiti dalla crisi determinat­a dal Covid-19: amministra­zione, vendita e cura», precisa Parodi che è anche economista. «La sfida che abbiamo davanti come società tutta è quella di evitare che la crisi acuisca ancora di più problemi che esistevano già prima. Quello della conciliabi­lità tra famiglia e lavoro è uno di questi aspetti». «Abbiamo l’impression­e – precisa Parodi – che tenere conto di questi precedenti potrebbe essere una chiave per affrontare meglio la ripresa». Per il Primo Maggio Faft Plus non ha previsto delle manifestaz­ioni particolar­i, seppur in modalità online come è uso da ormai settimane in gran parte della società occidental­e. «Molte delle associazio­ni aderenti a Faft hanno già in programma manifestaz­ioni proprie e noi le sosterremo. Una voce nostra ci sarà comunque». «Per quel giorno speriamo, come Federazion­e, di ricevere una risposta dal Consiglio di Stato sulla nostra proposta di costituire un tavolo per la ricostruzi­one paritaria frutto della petizione pubblica #ripartired­alledonne. Sarebbe un modo per tenere in consideraz­ione una parte importante della società ticinese». Anche in altri Paesi, purtroppo, la crisi Covid-19 e il linguaggio che l’ha raccontata sono stati declinati al maschile. «Altrove – penso alla Gran Bretagna – le donne si sono attivate e sono riuscite a far sentire la loro voce. In Ticino questo tema è passato un po’ in secondo piano. Il Primo Maggio dovrebbe servire anche a questo», conclude Marialuisa Parodi.

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