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Ligue 1 affossata, speranza per la ‘Bundes’

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«La stagione 2019/20 degli sport profession­istici, compreso il calcio, non potrà riprendere». È con queste parole che il primo ministro francese sembra aver tolto le residue speranze al calcio di riprendere e terminare la stagione (la Ligue 1, il massimo campionato, è fermo alla 28esima giornata con il Psg in testa). Troppi rischi, secondo Edouard Philippe, legati ai grandi eventi (vietati almeno sino a settembre) e quindi anche alle partite che comunque mobilitano almeno un centinaio di persone, al di là dei protagonis­ti in campo. Una scelta che azzera la ripresa inizialmen­te sperata per il 17 giugno, e che aggrava le finanze dei club, i quali se tutto fosse confermato andrebbero incontro a perdite milionarie in particolar­e dovute al mancato incasso dei proventi legati ai diritti tv. Proprio per evitare questo scenario, secondo alcune indiscrezi­oni la Lega potrebbe tentare di ripartire lo stesso con gli allenament­i a fine agosto, proponendo di chiudere la stagione in corso a dicembre. E, poi, avviare una nuova stagione sull’anno solare. Passo avanti verso la ripresa della Bundesliga per contro in Germania, dove i ministri dello sport dei 16 länder federali hanno considerat­o soddisface­nte il protocollo medico presentato dalla lega tedesca e dato il loro via libera all’eventuale ripresa a porte chiuse, che potrebbe avvenire da metà maggio o al massimo da fine mese consideran­do anche che diverse squadre si stanno già allenando a gruppetti e prendendo tutte le precauzion­i del caso. Molto (se non tutto) dipenderà ora dal governo, con una riunione tra i vertici del pallone nazionali, gli stessi presidenti dei länder e la cancellier­a Angela Merkel in programma domani.

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