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Figli, a scuola!

- Alan Valnegri, Sorengo

Non sono un medico, né tantomeno un infettivol­ogo o un virologo. Sono un genitore che valuta, s’informa, pensa e poi cerca di decidere il meglio per i suoi figli. E da genitore, non da medico, non ho dubbi, i ragazzi devono tornare a scuola. Devono tornare a una vita normale, a frequentar­e altri bambini, a confrontar­si con i maestri che per 9 mesi all’anno sono il loro punto di riferiment­o fisso. Devono ricomincia­re a condivider­e gli spazi, le gioie e i dolori della vita di tutti i giorni. La scuola non è solo un posto fisico, non è solo un’aula, è un luogo di incontro, di scambio, dove i nostri figli crescono, maturano e si confrontan­o con la vita. E, almeno per loro, la vita deve poter ricomincia­re, non come prima, ma in modo nuovo, con il giusto compromess­o tra i loro bisogni e le norme di sicurezza. 7 settimane di insegnamen­to a distanza, un esperiment­o interessan­te, ma che sicurament­e non può sostituirs­i in tutto e per tutto alla vera scuola. Ritornare in classe e rivivere, anche se per poco, la quotidiani­tà potrà trasmetter­e ai nostri figli la sensazione che sì, “andrà tutto bene”. In questo modo questa frase non sarà solo uno slogan o un disegno appeso alla finestra, ma un messaggio concreto che lasceremo ai ragazzi prima della pausa estiva. Dopo queste 7 settimane sarà indubbiame­nte difficile ricomincia­re a settembre, soprattutt­o per chi in tutto questo periodo ha avuto difficoltà a stare al passo con il programma e con i compiti. A settembre ripartirà con il peso e la difficoltà di dover colmare le lacune che si sono create. I nostri figli devono poter riappropri­arsi il prima possibile dei loro spazi, dei loro banchi. Utilizziam­o queste settimane per riportare tutti allo stesso livello, per ripartire a settembre più forti, più uniti, più uguali. La decisione se riaprire o no, non spetta a noi genitori. Sono i medici, i virologi, quelli che definiamo “gli esperti” a doverci dire: “Sì, si può fare”. Ma quando questo momento arriverà, e spero verrà confermata la data dell’11 maggio, io da genitore non ho dubbi. A scuola i miei figli ci saranno.

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