Riaprono tutte le sedi, solo una deroga
Da lunedì gli allievi delle scuole dell’obbligo torneranno sui banchi. Anche quelli delle Elementari di Lugano e Locarno, Comuni che inizialmente avrebbero voluto agire diversamente. L’unica deroga è stata concessa alla sede di Minusio per la prima e la seconda classe elementare, le quali riprenderanno solo giovedì prossimo. «Siamo convinti che questa sia la scelta giusta per gli allievi, ma anche per i docenti e le famiglie» che in queste sei settimane «avranno la possibilità di fare esperienze positive», ha affermato ieri in conferenza stampa Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola e coordinatore del Dipartimento dell’educazione (Decs).
La scuola in presenza oltre a essere «fondamentale» risponde anche ai «bisogni psicologici» degli alunni, ha esordito Berger. La riapertura permetterà inoltre di sostenere in particolare gli allievi più «deboli». Con la scuola a distanza vi è infatti «il rischio di perderli». Per quanto riguarda le valutazioni «non sarebbe giusto» farle sulla base del lavoro svolto a casa, anche perché «le condizioni di apprendimento sono state particolari ed eterogenee». Il Ticino sarà l’unico cantone che riaprirà a classi dimezzate sino alla fine dell’anno scolastico. E questo perché è stato adottato «un piano di protezione che sia il più sicuro possibile». Concretamente, la scuola dell’infanzia sarà facoltativa, mentre per le Elementari si procederà con classi dimezzate presenti in sede due giorni a settimana. Nei giorni restanti, gli allievi potranno «rimanere a casa o far capo all’accudimento», ha precisato Rezio Sisini, responsabile della Sezione delle scuole comunali. Visto che i docenti «lavoreranno a tempio pieno, non continueranno più con l’insegnamento a distanza». La riapertura di tutte le sedi è stata possibile anche «grazie ai direttori che hanno dovuto risolvere problemi logistici, organizzativi ecc.». Insomma, anche i bambini di Lugano e Locarno torneranno in classe, dopo che i due Comuni avevano contestato le modalità di riapertura formulate dal Decs. Per le scuole medie, in generale si prevede «un rientro a metà classe per una giornata intera» oppure per mezza giornata su due giorni, ha indicato Tiziana Zaninelli, caposezione dell’Insegnamento medio. Per le materie che non saranno insegnate in presenza «continuerà l’insegnamento a distanza, che è stato molto apprezzato dalle famiglie». Zaninelli ha poi espresso un apprezzamento per il lavoro svolto dai direttori, senza però dimenticare gli insegnanti che sono stati sentiti in modo ufficiale per la prima volta: «Negli scorsi giorni abbiamo incontrato i presidenti dei plenum» che rappresentano tutti i docenti. «L’ho ritenuto molto interessante: mi sono riconosciuta in tante loro preoccupazioni e richieste». È quindi stato stabilito che «ci sarà un secondo incontro alla fine di maggio per fare un bilancio di queste settimane», ha precisato Zaninelli, non escludendo «aggiustamenti». «Questa nuova esperienza è molto promettente ed è stata proficua», ha aggiunto Berger. Parlando di docenti, il coordinatore del Decs ha poi precisato che «una quindicina» hanno presentato un certificato medico che li esenta dalle lezioni in presenza.
‘Il Pedibus è pronto!’
Da lunedì ripartirà anche l’iniziativa dell’Associazione traffico e ambiente (Ata) che invita i genitori a fare il tragitto casa-scuola con gli allievi a piedi (Pedibus) o in bicicletta (Velobus). “È particolarmente importante per i bambini riprendere l’attività fisica”, si legge in una nota. Inoltre, evitare di utilizzare l’auto, porta anche a benefici ecologici. La sicurezza viene però “prima di tutto”, come ha anche sottolineato la Polizia cantonale che invita i conducenti a “prestare la dovuta attenzione”.